Erwin Rahue, vicepresidente e amministratore delegato di BASF Italia Srl, si avvale di numerose slides per snocciolare la valanga di numeri che accompagnano il suo intervento, ma basta osservarlo negli occhi per assorbire l’entusiasmo e la profonda soddisfazione che egli ricava dalle proprie stesse parole: BASF, che orgogliosamente si qualifica come “The Chemical Company”, ha infatti inanellato grandi risultati anche nell’anno 2006.
Le grandi società, notoriamente, si muovono spesso per dismissioni e acquisizioni di aziende: anche in quest’ottica, grazie ad un’accorta politica societaria, BASF si mantiene sulla cresta dell’onda. L’incremento delle vendite è in effetti molto influenzato dai nuovi acquisti operati sul mercato: da Degussa è stata acquisito il ramo dei prodotti chimici per l’edilizia, mentre l’ingresso in famiglia di Engelhard ha ampliato le competenze e le potenzialità di BASF in materia di catalizzatori.

Nel 2006 si è quindi sfondata la soglia storica dei 50 miliardi di euro venduti: per la precisione 52,61 MMM €, con un incremento sul 2005 di ben il 23,1%. Solo i prodotti chimici hanno segnato un +43%, di poco superiore al +40% di petrolio & gas. Seguono il +23% dei prodotti di nobilitazione (vernici per es.) e il +9% delle materie plastiche.
Il 56% delle vendite complessive del gruppo si è prodotto in Europa, con un’Italia che, con i suoi 3,5 MMM €, si è posizionata al terzo posto nella specialissima classifica mondiale interna BASF.

Note rosse invece sul fronte dell’agricoltura & nutrizione: -2% a livello mondiale, con un -3,1% in Italia. Nonostante le acquisizioni di prodotti (come fipronil da Bayer) e l’arrivo di importanti nuove molecole, la tendenza contrattiva del mondo agricolo ha fatto marcare il passo a BASF in questo settore. Erwin Rahue, interrogato al proposito, non si manifesta preoccupato: la crisi è dovuta principalmente alla contrazione dei consumi dovuti agli eventi siccitosi che a livello mondiale hanno impattato i mercati. Come pure - prosegue nella sua risposta Rahue – non si pensa nel breve a dismissioni o acquisizioni di nuovi prodotti o aziende.

A conclusione della conferenza stampa è stata presentato anche il nuovo spot televisivo con cui BASF ribadisce il sottile concetto di “Contributo invisibile – Successo evidente”, concetto con il quale la società, ormai europea, enfatizza l’importanza del ruolo dei propri prodotti nelle attività di tutti i giorni, nelle quali vengono utilizzati beni e oggetti in cui l’apporto di BASF ne ha migliorato le caratteristiche o ne ha reso addirittura possibile l’esistenza.
Il 2007 – conclude quindi Rahue – è già iniziato nel migliore dei modi, si spera pertanto di poterci ridare appuntamento nel 2008 con importanti conferme sulla salute della società. Magari, sperando che anche quella unica voce rossa, che spiccava solitaria nelle tabelle e nei grafici, sia nel frattempo divenuta nera. Per il bene di tutti.