Si è svolta nei giorni scorsi presso la sede della Divisione Prodotti Agricoltura Basf di Limburgerhof (Germania), la relativa conferenza stampa mondiale.
Tra i relatori erano presenti Hans W. Reiners, presidente della Divisione agricoltura e Claus Illing, Responsabile della Regione Europa per il settore Agricoltura.
Molteplici sono stati i temi discussi che hanno permesso ai 74 giornalisti provenienti dai 5 continenti di raccogliere una dettagliata panoramica della visione di Basf sul settore primario e sull'evoluzione del settore agrochimico nel mondo.
In particolare è emerso come l'azienda, nonostante l’ambiente fortemente competitivo (legato alla contrazione del mercato e alla presenza di competitor di alto livello e di una miriade di piccole strutture operanti nella distribuzione di prodotti generici), guardi con fiducia al futuro del proprio business agrochimico.
"I nostri clienti riconoscono i vantaggi dei prodotti innovativi Basf che gli consentono di incrementare il proprio ricavo - ha affermato Hans. W. Reiners – Questo conferma la nostra convinzione che tecnologia e innovazioni costituiscano le forze trainanti che determineranno il mercato del futuro".
Basf è ben consapevole di occupare una buona posizione sia a livello mondiale sia, in particolare, nella cosiddetta "Regione Europa".
Nel primo semestre 2004 il settore Protezione piante di Basf(mondo) ha realizzato un fatturato di 2,054 miliardi di euro con un incremento del 9 per cento rispetto al primo semestre del 2003 (mentre il mercato mondiale ha subìto una flessione generalizzata di 2-3 punti percentuali).
Secondo Reiners il settore agrochimico di Basf si trova sulla buona strada per raggiungere entro il 2006 risultati ancora più interessanti e una rendita ancora maggiore.
Una rigida gestione dei costi in tutti i settori e ad ogni livello, la riduzione del capitale immobilizzato e di stock e crediti sono altri provvedimenti che saranno coerentemente messi in atto.
L'incremento del fatturato aziendale in una situazione operativa così complessa è legata a tre fattori:
- lancio di nuovi prodotti derivanti dall'attività di "Ricerca e Sviluppo";
- andamento positivo degli affari nel Sud America (dove si è assistito a un generale miglioramento delle condizioni operative nell'ultimo anno);
- acquisizioni di prodotti da terze parti (come il pacchetto Fipronil).
Il settore "Ricerca e Sviluppo", che rende l’azienda una delle più forti del settore, comprende ben 13 progetti in dirittura di arrivo, con un fatturato annuo potenziale pari a circa 1,5 miliardi di euro.
Sono ben sei i nuovi prodotti che si trovano già in fase di lancio sul mercato mondiale ed il loro potenziale di vendite ammonta a circa 800 milioni di euro. Inoltre, ben sette prodotti, con un potenziale giro d’affari di circa 700 milioni di euro, si trovano in fase avanzata di sviluppo.
Soprattutto per quanto riguarda i fungicidi, Basf prevede di avere buone prospettive attraverso una presenza costante e duratura sul mercato.
L’azienda, in realtà, si considera "ben posizionata" anche sul mercato degli insetticidi, settore dove una chimica moderna e più fine sta sostituendo progressivamente le sostanze attive tradizionali.
Da segnalare come l’organizzazione della ricerca negli ultimi anni sia stata trasformata e orientata ai mercati ritenuti più interessanti, con un particolare sforzo concentrato nell'ottimizzazione dei tempi di ricerca (in particolare nel settore insetticidi e fungicidi).
Questo ha permesso a Basf di accelerare notevolmente i tempi di sviluppo di nuovi prodotti.
Inoltre l'azienda è sempre più orientata verso le attività che valorizzino al massimo  competenze distintive; a questo proposito sono state notevolmente ridotte le attività di distribuzione di specialità di terze parti per dare spazio all'ottimizzazione delle attività legate al proprio portafoglio prodotti, che è stato ampiamente rivisto (passando da oltre 230 a meno di 150 molecole ritenute strategiche, con disinvestimenti in business come quello dell'Acifluorfen, degli ammendanti del suolo e degli erbicidi fenossi-derivati).
La stessa acquisizione del pacchetto Fipronil nel marzo 2003 è stata preceduta da una serie di disinvestimenti strategici.
"Ci stiamo concentrando su un portafoglio di prodotti innovativi dotati di redditività attraente - ha affermato Reiners -  e che rendono possibili precise sinergie di mercato. Ciò riduce la complessità e semplifica i processi aziendali. Si tratta di obiettivi che perseguiremo anche in futuro".
Per quanto riguarda le aree regionali, Basf si concentra sui mercati chiave. In Nord America, Brasile, Giappone, Corea e sul mercato europeo, la protezione piante realizza, infatti, ben l’85 per cento del proprio fatturato.
Per Claus Illing, nonostante un mercato europeo in calo,  dal 1999 ad oggi, l'azienda  ha quasi raddoppiato il proprio volume d’affari. Qui il maggiore fattore di successo è costituito dalla capacità di porre al centro dell’attenzione il rapporto con il cliente e la sua fidelizzazione.
"Con i nostri clienti programmiamo e gestiamo il futuro - ha incalzato Illing -  Attraverso analisi comuni, strategie sequenziali, sensibilità verso gli investimenti e la precisa percezione di quel che è davvero fattibile, poniamo le basi per il comune successo".
Illing intende anche potenziare il giro d’affari non solo nei Paesi recentemente entrati nell’Ue, ma anche in Europa meridionale, dove pensa di puntare anche sugli innovativi fungicidi F500® e Boscalid per rafforzare la posizione di Basf nelle colture mediterranee, come frutta e ortaggi.
Non sono mancati anche alcuni accenni alle difficoltà legate agli aspetti "burocratici" e "politici" proprii della registrazione in alcuni Paesi Europei.
In particolare è stato evidenziato come l'allungamento dei tempi di registrazione (che in Italia sono tra i più lunghi al mondo) abbia ridotto il periodo utile per il rientro dagli investimenti di sviluppo di ogni molecola (che vanno dai 150 ai 200 milioni di euro).
Dei 20 anni di protezione di ogni brevetto, non più di 9 possono essere destinati all'effettiva vendita del prodotto. Questo incide negativamente sui costi e si ripercuote altrettanto negativamente sui prezzi di vendita da praticare agli agricoltori.
Per restare alle considerazioni sul mercato italiano, Illing si è detto particolarmente contento dei risultati ottenuti in soli quattro anni dal rientro di Basf nella distribuzione diretta degli agrofarmaci; secondo una indagine di mercato svolta nel 2003, il marchio dell'azienda ha raggiunto un'immagine e una visibilità sul mercato italiano analogo a quello delle due multinazionali principali competitor.


Per accedere al sito Basf Agro Italia: www.basf-agro.it

Per scaricare le relazioni o rivedere la conferenza stampa (in inglese): http://www.corporate.basf.com/en/presse/konferenzen/ap_040916.htm