Con l'avanzare dell'autunno si entra in uno periodi più importanti per la lotta alla varroa: quello dei trattamenti autunno-invernali.
E anche quest'anno il Centro di Referenza Nazionale per l'apicoltura dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (Izs) ha pubblicato le linee guida per i trattamenti, con i dettagli di tutti i farmaci disponibili e delle modalità di impiego.
Come riporta anche il documento, l'obiettivo è quello ridurre drasticamente il livello di infestazione delle colonie, che tende ad aumentare nel corso dell'estate e dell'inizio dell'autunno a causa della riproduzione degli acari e dell'eventuale reinfestazione.
Un trattamento che è essenziale per garantire le condizioni ottimali per lo svernamento delle colonie e la successiva ripresa primaverile della loro attività che è importante fare il prima possibile.
Fondamentale però è valutare il periodo opportuno, che in generale dovrebbe essere quando gli alveari sono con la minor quantità possibile di covata opercolata o, ancora meglio, in completa assenza di covata opercolata.
Per questo i farmaci disponibili si possono dividere in quelli utilizzabili anche con una certa quantità di covata opercolata, come Calistip® Biox, VarroMed, Apitraz e Apivar (gli ultimi due non utilizzabili in agricoltura biologica) e quelli a base di acido ossalico, dove l'assenza di covata è necessaria per ottenere l'efficacia necessaria.
Per i farmaci a base di acido ossalico usabili in inverno ci sono ApiBioxal (in polvere solubile, o utilizzabile per sublimazione), ApiBioxal soluzione acquosa, Oxuvar, OxyBee, Dany's Bienenwohl.
Si tratta sempre di farmaci di libera vendita, che non necessitano di ricetta veterinaria e che possono essere acquistati presso i rivenditori di materiali apistici, nelle farmacie specializzate o in alcuni casi direttamente dalle aziende produttrici. Inoltre, possono anche essere distribuiti dalle associazioni apistiche ai loro soci.
In ogni caso però è sempre necessario utilizzare solo i farmaci registrati e farlo seguendo esattamente le modalità e le dosi di somministrazione indicate nei foglietti illustrativi e riportate in modo sintetico anche nelle linee guida dell'Izs, che sono scaricabili direttamente qui sotto.






























