Calo del 16% tra gennaio e ottobre 2012 delle importazioni in Italia del settore cereali, semi oleosi e farine di estrazione. Sono infatti diminuite nelle quantità di 2,34 milioni di tonnellate rispetto allo stesso periodo dell’anno 2011.
La riduzione è dovuta ai cereali in granella (-2,27 milioni di tonnellate complessivamente), in particolare al grano tenero (-851.000 t), al grano duro (-676.000 t), all’orzo (-379.000 t) e al granturco (-326.000 t). Le importazioni totali di farine proteiche registrano una diminuzione di 116.000 tonnellate (-4,8%) dovuta ai minori arrivi di farina di soia, mentre risulta in leggero aumento l’import di semi oleosi (+1,2%) e di prodotti trasformati/sostitutivi (+7,2%). Le importazioni complessive di riso (risone, semigreggio, lavorato e rotture) diminuiscono di 7.700 t (-7,5%) rispetto all’anno precedente.
Le esportazioni dall’Italia del settore cerealicolo dello stesso periodo sono invece diminuite di 283.000 tonnellate rispetto al 2011 segnando un -8%.
La riduzione è dovuta ai cereali in granella (-323.000 t) e ai prodotti trasformati dei cereali (-20.000 t). Risultano invece in aumento sia le vendite all’estero dei prodotti derivanti dalla lavorazione industriale del frumento: pasta (+2,4%), farina di grano tenero (+16%) e semola di grano duro (+8%), che i mangimi a base di cereali (+7%).
L’export complessivo di riso (risone, riso semigreggio, riso lavorato e rotture di riso) si conferma allo stesso livello dell’anno precedente con circa 625.000 tonnellate.
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore hanno comportato nei primi dieci mesi del 2012 un esborso di valuta pari a 3.899,6 milioni di euro (4.352,4 nel 2011) e introiti per 2.412,9 milioni di euro (2.394,3 nel 2011).
Pertanto il saldo valutario netto è pari a -1.486,7 milioni di euro, contro -1.958,1 milioni di euro nel 2011.
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Fonte: Anacer - Associazione nazionale cerealisti