Dai dati dell'Anacer si apprende che le importazioni in Italia del settore dei cereali e semi oleosi nei primi quattro mesi del 2011 sono aumentate di 321.000 tonnellate rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (+6%).

Tra i cereali in granella si registra l'aumento degli arrivi dall'estero di grano tenero (+57.000 t), di orzo (+67.000 t) e di mais (+256.000 t). Le principali provenienze per questi cereali risultano la Francia, l'Austria e l'Ungheria. Registrano invece una diminuzione le importazioni di grano duro (-34.000 t, di cui +98.000 t da Paesi Ue e -132.000 t da Paesi terzi) e di avena (-3.400 t).

Le importazioni di riso (risone, semigreggio, semilavorato e lavorato a fondo), risultano in diminuzione rispetto all'anno precedente di 6.000 t. (-14%) per i minor arrivi dall'India, dalla Francia e dalla Thailandia.

Tra gli altri prodotti destinati all'alimentazione animale si registra una leggera flessione per le importazioni dei prodotti trasformati/sostitutivi (-0,6%), per i mangimi a base di cereali (-1,6%) e per la crusca (-11,6%).

Le importazioni italiane di farine proteiche di estrazione segnano un incremento di 131.000 tonnellate (+17%), mentre i semi e frutti oleosi importati diminuiscono di 145.000 t (-21,7%).

Le esportazioni del settore cerealicolo nei primi quattro mesi del 2011 sono aumentate di 177.000 tonnellate rispetto allo stesso periodo del 2010 (+14%).

L'aumento è dovuto in particolare alle esportazioni dei cereali in granella (+170.000 tonnellate, di cui +151.000 t di grano duro), ma anche alle paste alimentari (+19.000 t) alla farina di grano tenero (+2.600 t) ed ai mangimi a base di cereali (+1.800 t). Risultano in calo invece le esportazioni dei prodotti trasformati dei cereali (-13.000 t), della semola di grano duro (-4.300 t) e del riso (risone, semigreggio, semilavorato e lavorato a fondo) di 1.300 tonnellate (-0,5%). Risulta in diminuzione il riso venduto alla Turchia, Regno Unito e Belgio, ma in aumento quello destinato alla Siria, Francia e Paesi Bassi.

I movimenti valutari relativi all'import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi quattro mesi del 2011 un esborso di valuta pari a 1650,7 milioni di Euro (1217,3 nel 2010) ed introiti per  959,8 milioni di euro (840,0 nel 2010).

Pertanto il saldo valutario netto è pari a -690,9 milioni di euro, contro -377,3 milioni di euro nel 2010.