Le importazioni in Italia di cereali, semi oleosi e farine proteiche nell’intero anno 2010 sono aumentate di 1.130.000 tonnellate rispetto al 2009 (+7,1%).

Risultano in aumento gli arrivi dall’estero dei cereali in granella di 1.135.000 t, in particolare il grano tenero (+511.000 t, di cui +807.000 t proveniente dagli Stati Ue e -296.000 t dai Paesi terzi), il grano duro (+431.000 t, di cui +178.000 t da Ue e +253.000 t da Paesi terzi) e l’orzo (+199.000 t, soprattutto dai Paesi Ue). 

Si attestano in circa 2,2 milioni di tonnellate le importazioni di mais in provenienza per oltre il 90% dai Paesi comunitari. Il principale paese fornitore di cereali in granella si conferma la Francia con circa il 26% dei cereali esportati verso l’Italia, seguita dall’Ungheria (16%) e dal Canada (10%). Tra gli altri prodotti presi in esame si deve registrare l’incremento degli arrivi dei prodotti trasformati e sostitutivi (+115.000 t), dei mangimi a base di cereali (+10.500 t) e della crusca (+14.000 t). Con riferimento al riso, considerato nel suo complesso (lavorato, semigreggio, risone e rotture) le quantità arrivate in Italia nell’intero anno 2010 sono ammontate a 105.000 t, in diminuzione di 35.500 t rispetto al 2009.

Nell’intero anno 2010 l’approvvigionamento estero di farine proteine vegetali è diminuito di 246.000 t. (-8,3%) rispetto al 2009, mentre nei semi oleosi si registra l’aumento di 137.000 t (+7%).

Le esportazioni complessive dall’Italia nell’intero 2010 sono risultate in aumento di 476.000 tonnellate rispetto al 2009 (+13,2%).

Tra i prodotti presi in esame si rileva l’incremento delle esportazioni di cereali in granella (+269.000 t, di cui +157.000 t di grano duro e +85.000 t di mais). Risultano in aumento anche le esportazioni di farina di grano tenero (+17%) di pasta alimentare (+3,5%, raggiungendo i livelli record di 1,6 milioni di tonnellate), dei prodotti trasformati (+6,6%) e dei mangimi a base di cereali (+4,6%). Segnano un calo le vendite all’estero di semola di grano duro (-10,6%). Le esportazioni di riso, considerato nel suo complesso (lavorato, semigreggio, risone e rotture) sono risultate in aumento di 87.000 tonnellate (+12%) rispetto al 2009, dovuto alle maggiori vendite in particolare destinate ai Paesi Bassi (+26.000 t), alla Turchia (+25.300 t), alla Polonia (+15.200 t) ed alla Siria (+10.100 t).

I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nell’intero anno 2010 un esborso di valuta pari a 4111,7 milioni di Euro (3835,2 nel 2009) ed introiti per 2580,2 milioni di Euro (2565,1 nel 2009).

Pertanto il saldo valutario netto è pari a -1531,5 milioni di Euro, contro -1270,1 milioni di Euro nel 2009.