Quest'anno il Campo demo, promosso per il sesto anno da Agricola 2000 e dal Disafa dell'UniTo, ha voluto mettere l'attenzione sull'impiego dei biostimolanti nelle miscele erbicide di post emergenza della soia. Questi sono prodotti che per le loro caratteristiche consentono di ridurre la fitotossicità procurata dai diserbi sulla coltura, in particolare limitando le necrosi fogliari e avvantaggiando le piante nel loro sviluppo.
La prova sperimentale ha visto la presenza di diverse Società del settore e ha valutato questi particolari "prodotti ad azione specifica" (Dl 29 aprile n° 75) in parcelle di 25 m2, in cui il 50% della superficie veniva diserbata senza il biostimolante, mentre l'altro 50% aveva il contributo del biostimolante e ciò ha permesso di avere una visione immediata delle differenze tra i due trattamenti. Le miscele erbicide impiegate (scarica la tabella con le tesi in prova) sono state scelte tra le più utilizzate nei diserbi di post emergenza della soia e nella maggior parte delle volte sulla parcella sono state eseguite due applicazioni, sempre con e senza biostimolante, di cui l'ultima applicazione era un "graminicida".
L'intera sperimentazione è stata presentata dai tecnici di Agricola 2000 e dal professore Antonio Ferrante dell'Università di Milano che da molti anni studia l'utilizzo di questi prodotti nelle colture agrarie. I primi risultati sono molto incoraggianti perché risulta evidente il miglioramento della selettività delle miscele erbicide sulla soia, quando queste miscele hanno avuto l'apporto del biostimolante.
Nello stesso tempo questa sperimentazione apre anche la strada ad una serie di domande che potranno trovare risposta nelle prove sperimentali del prossimo Campo demo 2020.
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Fonte: Campo Demo