Caldo, sì, ma anche piogge. Condizioni che in diverse parti d'Italia stanno favorendo quattro differenti avversità della vite, sebbene in modo diverso per zona e intensità. La peronospora e la botrite, insieme all'oidio, sono la terna di patologie che sta minacciando i grappoli in via di sviluppo. Grappoli verso i quali guardano da vicino anche le tignole, le quali producono danni sia diretti, alimentandosi dell'acino stesso, sia indiretti, dando origine a nuove patologie fungine quali la botrite.
Fondamentale quindi la difesa della vite in questa fase all'inizio dell'estate, adottando strategie di difesa che possano fronteggiare tutte e quattro le avversità in modo efficace e affidabile.
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La gamma di Syngenta alleata dei grappoli
A cavallo di giugno e luglio la lotta alla peronospora della vite può essere affidata ad Ampexio®, fungicida a due vie formulato in granuli idrodispersibili contenenti 25 grammi di mandipropamide e 24 grammi di zoxamide. Le due sostanze attive mostrano modi e meccanismi di azione complementari, appartenendo la prima al Gruppo Frac 40 (interferenza con la biosintesi della parete cellulare) e la seconda al Gruppo 22 (influenze sul citoscheletro e proteina motoria e sulla polimerizzazione della tubulina).
Inoltre, entrambe le sostanze attive si confermano specialiste nella difesa dei grappoli, mostrando una tenace resistenza al dilavamento. Ciò permette applicazioni mirate in chiave preventiva immediatamente a ridosso delle piogge infettanti.
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Allerta rossa anche per la botrite, verso la quale la Casa di Basilea propone Switch®, formulato anch'esso come granuli idrodispersibili a due vie, contenendo il 37,5% di cyprodinil e il 25% di fludioxonil. Il primo mostra comportamento parzialmente sistemico e appartiene alla famiglia chimica delle anilinopirimidine (Gruppo Frac 9: sintesi degli aminoacidi e delle proteine). Fludioxonil fa invece capo alla famiglia dei fenilpirroli (Gruppo Frac 12: transduzione del segnale Istidina-Chinasi). La loro azione combinata preserva i grappoli dagli attacchi più insidiosi della botrite, assicurando raccolti di elevata qualità nonché avulsi da sostanze capaci di arrecare gravi difetti organolettici ai vini.
Infine, il terzo incomodo. Il calore estivo predispone infatti i grappoli anche agli attacchi di oidio, patologia capace di danneggiare gli acini e di conferire loro pessimi sapori, tali da influenzare la qualità dei vini in caso di presenza significativa.
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Contro il mal bianco Syngenta schiera due differenti soluzioni, ovvero Cidely®, e Taegro®. Il primo è formulato come emulsione acquosa contenente 51,3 grammi per litro di cyflufenamid, appartenente al gruppo chimico delle amidoxidime e capace di esercitare una prolungata attività nei confronti dell'oidio.
Taegro® appartiene invece al catalogo Biologicals di Syngenta, rappresentando quindi un'alternativa tecnica ad alto grado di complementarietà contro questa patologia. Formulato come polvere bagnabile, contiene Bacillus amyloliquefaciens (ceppo FZB24), ed è un biofungicida che agisce a livello delle membrane cellulari dei patogeni. Nei confronti di questi ultimi esplica anche un'azione di competizione e antibiosi. Inoltre, induce nelle piante i processi biochimici che aumentano la resistenza dei tessuti vegetali alla proliferazione del patogeno. Taegro già autorizzato contro oidio e botrite, ha recentemente ottenuto anche la registrazione contro i marciumi acidi.
L'impiego di Taegro nell'ambito dei programmi di difesa della vite assicura una razionale alternanza di meccanismi d'azione differenti, alleggerendo al contempo i profili ambientali e residuali delle produzioni.
Attenzione alle tignole
Anche le tignole stanno beneficiando degli attuali andamenti climatici, sfruttando le temperature e i gradi di umidità ottimali per il proprio ciclo biologico. Contro questi fitofagi si qualifica autentico specialista Affirm®, insetticida formulato in granuli idrosolubili contenenti lo 0,95% di emamectina benzoato, sostanza attiva dotata di spiccata efficacia contro numerose specie di lepidotteri.
Appartenente alla famiglia chimica delle avermectine, sostanze di derivazione naturale, emamectina benzoato agisce soprattutto per ingestione, portando rapidamente le larve a paralisi grazie alla sua interferenza con la trasmissione degli impulsi nervosi (azione sui canali cloro a livello delle cellule nervose).
Caratterizzato da comportamento translaminare, la sostanza attiva viene rapidamente assorbita, risultando particolarmente efficace nei confronti di tignole e tignolette, inclusa la tignola rigata (Cryptoblables gnidiella).
Contenute appare inoltre la dose di impiego, pari a 1,5 kg/ha di formulato, equivalenti a soli 14,25 grammi di sostanza attiva.
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Fonte: Syngenta Italia