Il loro controllo non è quindi agevole, necessitando più trattamenti nel corso della stagione. La fase più critica è di solito compresa da circa metà giugno alla prima decade di luglio. E infatti a partire da metà giugno che le neanidi di scafoideo acquisiscono la capacità di trasferire il plasmide della flavescenza, passando dalla seconda alla terza età. Infine, a inizio luglio, compaiono anche i primi adulti di scafoideo, colpendo i quali si elimina gran parte dell'unica generazione annuale dell'insetto.
In tal senso appare utile un’applicazione di Epik® SL, insetticida di Sipcam Italia contenente acetamiprid. Momento ideale di applicazione è quello sulle forme giovanili intermedie, prima che divengano infettive. Normalmente, è verso fine giugno che tale trattamento trova la collocazione più consigliabile, momento nel quale è possibile sfruttare anche l’efficacia del prodotto su cocciniglie come Planococcus ficus, la cui migrazione delle neanidi cade infatti da fine giugno a inizio luglio, come pure sulle tignole della vite, verso le quali il prodotto ha un effetto collaterale. La dose di applicazione è di 1,5-2 litri per ettaro.
Trebon® UP: l’insetticida differente
In estate, quando ormai la presenza di Scafoideo è ormai quasi esclusivamente in forma di adulti, a rilevare il testimone da Epik® SL è Trebon® UP, a base di etofenprox, ideale anche per la sua elevata selettività nei confronti dei fitoseidi della vite rispetto ad altre sostanze attive utilizzate in queste fasi. La sua forte azione abbattente permette di controllare anche le forme adulte di scafoideo, completando la copertura delle vite dai possibili contagi.L’uso in sequenza dei due prodotti di Sipcam Italia assicura quindi la massima protezione della vite dai suoi parassiti, scongiurando al contempo le infezioni da flavescenza dorata e il rispetto degli insetti utili presenti nel vigneto.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Sipcam