Come dimostrato da numerosi studi scientifici, Atonik presenta un meccanismo d'azione multiplo (Biological mode of action of a nitrophenolates-based biostimulant: case study. Frontiers in plant science).
Intervenendo sulla fosforilazione dell'Atp incrementa lo streaming citoplasmatico, che si traduce in un maggior trasporto di nutrienti tra le cellule e maggiore produzione di clorofilla e zuccheri.
Rispetto ad altri composti fenolici, Atonik influisce positivamente sull'attività dell'enzima nitrato reduttasi causando la riduzione del contenuto di nitrati nelle piante trattate.
Contemporaneamente Atonik interviene sulla germinazione del polline e sullo sviluppo del tubetto pollinico e dello stigma che porta ad una migliore impollinazione e allegagione con conseguente riduzione della cascola dei fiori.
Il prodotto inoltre agisce inibendo l'enzima Indol-ossidasi, portando ad un aumento della concentrazione di auxine naturali nella pianta che ne favoriscono la crescita e la sintesi di lignina rendendo le piante trattate più resistenti agli stress abiotici (siccità, alte/basse temperature, salinità, stress da trapianto).
Le colture autorizzate sono:
- pomodoro e melanzana (pieno campo e serra);
- cetriolo e zucchino (serra);
- peperone (serra);
- vite da vino e da tavola;
- riso.
Sono autorizzati un numero massimo di quattro trattamenti per le colture ortive (cinque per peperone), quattro trattamenti per la vite e un trattamento per riso.
Si sottolinea il breve intervallo di sicurezza del prodotto che presenta un Phi di soli tre giorni sulle colture ortive e la sua flessibilità in quanto compatibile con altri prodotti fitosantari.
Frutto della ricerca giapponese, il fitoregolatore Atonik rappresenta una novità assoluta per il mercato italiano e le sue varie proprietà concorrono ad ottenere un meccanismo di successo.
Approfondisci, insieme al field marketing Luigi Zampella, le caratteristiche di Atonik
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