Il patogeno che provoca il colpo di fuoco è l’Erwinia amylovora, un batterio non visibile ad occhio nudo, ma che produce una melata (bollicine marroni) ben identificabile sulle piante infette.
Ci sono delle condizioni particolarmente favorevoli allo sviluppo della malattia: fiori aperti, umidità o precipitazioni sopra i 0,25 mm e una temperatura media di 15,6°, prevedibili secondo alcuni modelli, tra i più famosi il Maryblight e il Cougarblight.
Ormail il colpo di fuoco è endemico in tutti gli areali di coltivazione delle pomacee: nel 2020, in Alto Adige sono stati riportati 143 casi, di cui 139 su melo e soprattutto sugli impianti nuovi che in quattro situazioni hanno condotto alla totale estirpazione delle piante. Nello stesso periodo, in Trentino sono stati più di 600 i casi su melo, sei su pero e dieci su piante spontanee e ornamentali.
Blossom Protect New, fungicida e battericida naturale prodotto da Bio-ferm e distribuito in esclusiva da Manica è il battericida più efficace contro il colpo di fuoco.
L’efficacia di Blossom Protect New contro il colpo di fuoco è aumentata se abbinato a Buffer Protect NT, attivatore acidificante naturale. La miscela ottenuta da 1,5 kg di Blossom Protect e 6 kg Buffer Protect è sufficiente a coprire 1 ettaro di frutteto per un massimo di 2 metri di chioma.
Il prodotto ottenuto dalla miscela di Blossom Protect e Buffer Protect va applicato su ogni singolo fiore il giorno precedente alle previsioni di infezione – basandosi sui modelli previsionali citati in precedenza – e va ripetuto ogni qualvolta sia prevista un’infezione.
Secondo gli studi effettuati in Germania, Svizzera e Usa ha un’efficacia media dell’87%, comparabile al trattamento con antibiotico (streptomicina) che, però, è vietato per legge.
Guarda la strategia Manica per il colpo di fuoco
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Manica