Molto rumore per nulla, ovvero la traduzione della commedia teatrale "Much ado about nothing", scritta da William Shakespeare sul finire del XVI secolo. Da più parti è infatti corsa la voce in questi ultimi mesi di una possibile acquisizione di Syngenta da parte di Monsanto. Come sempre accade, i rumours si sono quindi infiltrati nel mercato come le chiazze d'umido sui soffitti e in men che non si dica l'affare sembrava per qualcuno già bell'e fatto.

Nulla di tutto ciò. Come la stessa società di Basilea comunica per via ufficiale, il Consiglio di Syngenta ha confermato di aver ricevuto una proposta (si tiene a sottolineare: "non richiesta") da parte di Monsanto per l'acquisizione della società. Il prezzo per azione di 449 franchi svizzeri, circa 432 euro, è stato però considerato lontano da un qualche possibile interesse da parte degli Elvetici, i quali ci tengono a sottolineare quanto siano state sottovalutate le prospettive di crescita di Syngenta, come ha ricordato anche Michel Demaré, presidente del Colosso di Basilea: "Syngenta è leader mondiale nella protezione delle colture, il numero tre nel mercato dei semi e la prima azienda a introdurre soluzioni integrate per i coltivatori. La proposta di Monsanto non riflette le notevoli prospettive di crescita della strategia integrata di Syngenta e il significativo potenziale futuro valore delle colture incentrato sull'innovazione dell'azienda e sulle posizioni da leader nei diversi mercati".
 
In estrema sintesi, i rumours si sono rivelati tali. Nessuna acquisizione è quindi alle porte. A Monsanto, cui va certamente riconosciuto l'ardimento per aver tentato un simile colpaccio, non resta quindi che ricordare le scritte sulle cartine che avvolgono certe caramelle legate ai concorsi a premi: "Ritenta, sarai più fortunato".