Nulla di tutto ciò. Come la stessa società di Basilea comunica per via ufficiale, il Consiglio di Syngenta ha confermato di aver ricevuto una proposta (si tiene a sottolineare: "non richiesta") da parte di Monsanto per l'acquisizione della società. Il prezzo per azione di 449 franchi svizzeri, circa 432 euro, è stato però considerato lontano da un qualche possibile interesse da parte degli Elvetici, i quali ci tengono a sottolineare quanto siano state sottovalutate le prospettive di crescita di Syngenta, come ha ricordato anche Michel Demaré, presidente del Colosso di Basilea: "Syngenta è leader mondiale nella protezione delle colture, il numero tre nel mercato dei semi e la prima azienda a introdurre soluzioni integrate per i coltivatori. La proposta di Monsanto non riflette le notevoli prospettive di crescita della strategia integrata di Syngenta e il significativo potenziale futuro valore delle colture incentrato sull'innovazione dell'azienda e sulle posizioni da leader nei diversi mercati".
In estrema sintesi, i rumours si sono rivelati tali. Nessuna acquisizione è quindi alle porte. A Monsanto, cui va certamente riconosciuto l'ardimento per aver tentato un simile colpaccio, non resta quindi che ricordare le scritte sulle cartine che avvolgono certe caramelle legate ai concorsi a premi: "Ritenta, sarai più fortunato".
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