Devguard 500 SC offre peraltro un breve periodo di carenza, pari a soli tre giorni, come pure ampia appare la finestra di utilizzo. Le due variabili fanno si che il prodotto si evidenzi per l’elevata capacità di protezione dell’apparato radicale dai nematodi sino al preraccolta, offrendo anche un notevole contributo all’aumento delle rese per ettato.
La sicurezza per l’operatore è massima, grazie all’impiego tramite fertirrigazione, come pure bassa appare la dose di impiego, pari a soli 2 l/ha per intervento.
Al controllo dei nematodi e di alcune patologie fungine, come la Rizoctonia per esempio, Devguard 500 SC unisce anche un’interessante azione biostimolante sull’apparato radicale, il quale può quindi sostenere al meglio lo sviluppo degli apparati epigei e quindi delle produzioni.
Ottima la selettività per le colture e favorevole il profilo tossicologico e ambientale. Pieno infatti il rispetto di pronubi e insetti utili.
Brutte notizie quindi per i nematodi galligeni del genere Meloidogyne: Devguard 500 SC, è stato registrato in Italia nel 2013, in coltura protetta, su cetriolo/cetriolino, melone, peperone e pomodoro e ha già offerto buone conferme in campo nella stagione 2014.
Contro i nematodi galligeni agisce per contatto sulle larve libere di secondo stadio (L2), riducendo le loro attività intorno all’apparato radicale delle piante. Si forma cioè un vero e proprio “effetto barriera” che impedisce ai nematodi di penetrare nelle radici delle piante.
Modalità di impiego
Devguard 500 SC s’impiega sempre dopo il trapianto, tenendo fra i trattamenti una cadenza pari a 14 giorni. A causa della sua azione preventiva, oppure con bassa pressione del parassita, è opportuno iniziare i trattamenti prima della diffusione del nematode nel terreno. In caso di pressione medio-elevata, è invece bene intervenire solo dopo aver applicato preventivamente un nematocida in pre e/o post trapianto. Ciò serve a ridurre la carica di nematodi nel terreno, lasciando poi a Devguard 500 SC il compito di mantenere alta la protezione degli apparati radicali nelle settimane successive.
Il prodotto va distribuito mediante il sistema aziendale di irrigazione/fertilizzazione a goccia, applicando da 2 a 5 l/m² di acqua per ogni intervento e assicurando un’uniforme distribuzione della soluzione nel volume di terreno esplorato dalle radici. I momento ottimale per la sua distribuzione è all’inizio del turno irriguo, per il quale si consiglia di utilizzare acqua acidificata, con pH 5,5-6,5. La dose massima d’impiego annua è di 12 l/ha, il che significa un numero di sei applicazioni frazionate alla dose di 2 l/ha ciascuna (200 ml/1000 m² di superficie).
Con formulazione liquida SC, specifica per uso in manichetta, e classificazione tossicologica Xn-N, Devguard 500 SC viene commercializzato in flacone da un litro.
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Fonte: Cheminova Agro Italia