Agropoli, città greca, romana e poi bizantina, diviene un'importante base saracena tra 800 e 900. Pirati e corsari partivano dal suo ribat e seminavano panico e distruzione lungo le coste fino a quando non ne furono cacciati, nel 915. Altri mille anni di storia la portano dentro il Regno d'Italia e poi nella Repubblica.
Qui ad Agropoli, tra lo splendido golfo di Salerno ed il "Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano" troviamo i vigneti e la cantina di Vincenzo Polito.
Personalità eclettica dai mille interessi, Vincenzo Polito gestisce una rivendita di prodotti per l'agricoltura, la "Agrotecnico Polito sas", ma ha nella produzione del vino la sua vera passione.
Una passione che lo ha portato alla costruzione di una nuova cantina, con sala di degustazione e vendita diretta, lungo la Strada del vino "Cilento sapori e storia" che da Agropoli, passando da Sapri arriva ai confini con la Basilicata, attraversando luoghi di interesse paesaggistico, attraverso il Parco, e archeologico-artistico e culturale: gli scavi di Paestum e di Novi Velia, il Museo del Mare di Pollica, il Santuario di Capaccio o i mulini ad acqua di Vibonati. Nella cantina esistono anche alloggi nei quali è possibile soggiornare per poter visitare tutta l'area con il tempo dovuto e per apprezzare i vini nel loro contesto storico e ambientale.
"Corsaro" - Aglianico del Cilento Doc e "Saracè" - Fiano Igt sono le due punte di diamante della sua produzione.
Il vitigno Aglianico del Cilento è lo stesso di quello del Vulture, ma la coltivazione e la lavorazione ne ottengono un vino simile, ma diverso.
Il Fiano, invece, lo troviamo, nel nostro viaggio nuovo, ma dai legami solidi con la nostra storia. Infatti la prima volta che si trova in un documento ufficiale il nome Fiano per il vitigno, è in un Documento di Federico II di Svevia, che abbiamo appena lasciato.
Il vino che deriva da questo vitigno è un bianco dagli aromi di mela, pera e miele, ed è dotato di una ottima acidità che lo rende uno dei bianchi più durevoli.
Diversa la Doc Cilento Bianco, che concede un assemblaggio tra Fiano (60/65%), Trebbiano toscano (20/30%), Greco bianco e/o Malvasia (10/15%)
Approfondimenti
Lo scopo è quello di seguire le linee di sviluppo della viticoltura nazionale legata alla produzione di vini di qualità, ed alla loro commercializzazione.
Il percorso inizia dalla Sicilia, per risalire fino alla valle del Caffaro, ai confini tra la provincia di Brescia e di Trento.
Toccheremo aziende di dimensioni e caratteristiche molto diverse con l'intento di vedere in quali modi un settore d'avanguardia come quello della nostra produzione vinicola si stia adeguando alle modifiche del mercato e come la competitività internazionale stia plasmando la nostra maglia aziendale.
Fantic è un marchio registrato da Isagro Italia.
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Fonte: Isagro Italia