Le prime verifiche confermano una lieve riduzione della produzioni (-10/15 %) causata da un ciclo produttivo più breve a causa dell’andamento climatico anomalo, mentre la qualità è buona. Positiva la situazione di mercato, favorita dalla scarsa presenza di prodotto proveniente dalle aree pugliesi e campane, dove le scavature sono terminate. La produzione nel Viterbese è in ritardo e si prevede l’avvio delle scavature dopo il 25 di luglio. La situazione produttiva in Veneto è molto simile a quello della Emilia-Romagna, con le scavature iniziate da pochi giorni.
I produttori hanno confermato la sostanziale convergenza a sostenere la strategia basata sulla possibilità di stoccare il prodotto di qualità in “conto deposito” destinandolo al mercato in maniera programmata, in modo da gestire al meglio le vendite nel lungo periodo. Questo meccanismo è peraltro previsto e in linea con quanto sottoscritto dal contratto quadro regionale.
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