È un assolato pomeriggio di fine giugno e il termometro segna 38 gradi quando nelle campagne a sud di Verona - più precisamente a Nogara (Vr) - nel bel mezzo di un campo ormai pronto per la mietitura, un puntino rosso spicca sul giallo del grano maturo. Ormai prossima e riconoscibile, una mietitrebbia Case IH AF10 ci sorpassa inghiottendo ingorda le spighe dorate.

 

"È il modello top di gamma della Serie AF di Case IH - annuncia Marco Tanganelli, Sales area manager di CNH Industrial - e questa che abbiamo di fronte è il primo modello uscito di fabbrica e la prima AF10 venduta a scendere in campo in tutta Europa".

 

In campo per la raccolta del grano con la nuova mietitrebbia top di gamma AF 10 di Case IH 

 

AF10: una mietitrebbia per le grandi aziende

Sfruttando la breve pausa per lo svuotamento del serbatoio della granella - 95 secondi circa per l'intera tramoggia da 20 mila litri, escludendo il tempo per le manovre di avvicinamento al dumper -, saliamo a bordo e facciamo la conoscenza di Giorgio Speranza, titolare dell'omonima impresa contoterzi specializzata nella trebbiatura e nel movimento terra. 

 

"Quando abbiamo pensato a chi proporre la nostra prima AF10, la scelta è ricaduta subito su Giorgio. La sua attività lo porta a trebbiare oltre 2800 ettari all'anno tra grano, mais, sorgo, soia, etc, ed è un banco di prova ideale per l'AF10" ci anticipa Tanganelli prima di avvicinarci alla macchina.

 

"La mia attività nasce nel 1978 ma ha radici ben più antiche. Già mio padre prima di me si è approcciato al mondo delle mietitrebbie e così, fin da ragazzo, sono cresciuto a bordo di queste macchine vivendo in prima persona la grande evoluzione che hanno avuto negli anni" ci racconta Speranza mentre con occhio vigile conduce la AF10 lungo il campo.

 

Da sinistra, Giorgio Speranza, titolare dell'omonima impresa contoterza, e Marco Tanganelli, Sales area manager di CNH Industrial

Da sinistra, Giorgio Speranza, titolare dell'omonima impresa contoterza, e Marco Tanganelli, Sales area manager di CNH Industrial

(Fonte foto: AgroNotizie)

 

"Oggi, per la quantità di ettari che lavoriamo, abbiamo un parco mietitrebbie molto numeroso di 6 macchine più quest’ultima che è arrivata proprio in tempo per aiutarci a chiudere una stagione (quella del grano ndr.) giunta al termine molto rapidamente a causa delle alte temperature" racconta Speranza.

 

La scelta dell'AF10 non è casuale. Il modello nasce per soddisfare le esigenze di grandi aziende agricole e contoterzi, aumentandone le prestazioni di raccolta e riducendo i costi totali di proprietà.

 

"Il progetto della nuova AF10 ha un obiettivo chiaro: abbattere il costo totale di utilizzo della macchina aumentandone al contempo produttività ed efficienza. Oggi, le aziende agricole e contoterzi sono sempre più grandi e strutturate mentre le finestre di raccolta si accorciano e c’è sempre meno personale specializzato. Servono allora macchine potenti ma semplici da usare" ci spiega Tommaso Marcolini, cluster product specialist per le macchine da raccolta Case IH. "La AF10 è stata progettata seguendo tre direttrici: massima capacità di raccolta, alta tecnologia integrata e gestione avanzata del prodotto con perdite vicine allo zero".

 

Guarda la fotogallery della prima mietitrebbiatrice Case IH AF10 venduta in Italia

Guarda la fotogallery della prima mietitrebbiatrice Case IH AF10 venduta in Italia

 

AF10: caratteristiche in breve

La mietitrebbia AF10, insieme al modello AF9 - sorella minore per potenza e dimensioni -, fa parte della nuova serie di macchine a singolo rotore di Case IH presentate ufficialmente durante la scorsa Eima International 2024

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L'AF10 monta un motore FPT Cursor 16 da 775 cavalli che funziona con un regime di rotazione di 1.900 giri al minuto in fase di raccolta e un intervallo di manutenzione di 750 ore ogni due anni.  Il propulsore è montato longitudinalmente per garantire elevata efficienza nella trasmissione della potenza.

 

"Si tratta di una scelta puramente meccanica: con questa nuova configurazione si ottiene un migliore bilanciamento e una maggiore potenza subito disponibile. Inoltre, si agevola anche la pulizia dei radiatori che si trovano dietro al cassone granella e di tutta la zona del motore" commenta Marcolini. La disposizione è stata pensata per mantenere pulito l’impianto senza necessità di frequenti interventi manuali".

 

Il motore della AF10 è stato ruotato per aumentarne le prestazioni e facilitarne la pulizia

Il motore della AF10 è stato ruotato per aumentarne le prestazioni e facilitarne la pulizia

(Fonte foto: AgroNotizie)

 

Il movimento è assicurato da un sistema cingolo - pneumatico composto da due cingoli anteriori con sospensioni idrauliche e due ruote posteriori sterzanti. L'assale posteriore fisso ha un centro di rotazione virtuale più alto grazie a un punto di collegamento spostato rispetto al centro che consente una sterzata più ampia in curva.

Inoltre, è dotato di un motore idrostatico a passo variabile che lavora in sinergia con quello anteriore, rilevando slittamenti e pressioni, per gestire al meglio la distribuzione dell’olio. Il bloccaggio del differenziale è automatico.

 

"Se la lunghezza dei cingoli è rimasta invariata, sono stati allargati per aumentare l’impronta a terra e compensare così l’aumento di peso della macchina - aggiunge Marcolini. Nonostante l’allargamento dei cingoli, la larghezza totale della macchina è rimasta invariata grazie a un nuovo sistema di aspirazione dell’aria che lavora dal basso e non più dai lati".

 

Dettaglio del cingolo sospeso anteriore sulla nuova mietitrebbia AF10

Dettaglio del cingolo sospeso anteriore sulla nuova mietitrebbia AF10

(Fonte foto: AgroNotizie)

 

Rotore AFXL: il cuore della nuova AF10

Punto di svolta per la macchina è il nuovo rotore AFXL che presenta un diametro di 762 millimetri per una lunghezza record di 3,67 metri e possiede 6 moduli di sgranatura, 40 spranghe standard, 12 spranghe a dente e 8 spranghe HX. L'area totale di trebbiatura e separazione raggiunge così i 5,1 metri quadrati.

 

"Ulteriore particolarità - aggiunge Marcolini -, la gabbia del rotore presenta uno scalino che, in fase di trebbiatura, permette alla gabbia di restringersi migliorando l’efficienza della battitura e, nella fase di separazione, di allargarsi accelerando il flusso di prodotto e facilitando la separazione della granella".

 

Raccolta no stop

Il rotore AFXL è azionato dalla trasmissione PowerPlus CVT Drive e in caso di blocco, può essere facilmente invertito dalla cabina così come il rotore di alimentazione Synchronized Feed System (SFS) da 450 millimetri, assicurando una veloce ripresa del lavoro.

 

"In caso di ingolfamento la macchina fa ruotare in senso inverso prima il collo del rotore e, una volta liberato, agisce sul rotore stesso. La macchina con un effetto a pendolo movimenta il rotore prima di un grado in senso orario, poi di un grado in senso antiorario, aumentando i gradi di rotazione progressivamente fino a quando il sistema non percepisce che il rotore è libero" ci spiega Marcolini.

 

La nuova AF10 di Case IH possiede un canale di alimentazione e un serbatoio per la granella di grandi dimensioni

La nuova AF10 di Case IH possiede un canale di alimentazione e un serbatoio per la granella di grandi dimensioni

(Fonte foto: AgroNotizie)

 

Il processo è gestito automaticamente dal software, l'operatore riceve un messaggio in cabina e la macchina avvia la procedura. Le alette del rotore si spostano automaticamente in una posizione che favorisce il miglior sgolfamento possibile. 

 

Pulizia precisa: obiettivo zero perdite

Con un rotore più lungo, Case IH ha adeguato il sistema di pulizia per gestire i maggiori volumi provenienti dall'apparato trebbiante. Non a caso, il nuovo sistema a due elementi Cross-Flow Cleaning Plus offre quattro crivelli, due coclee trasversali e una ventola di pulizia Cross Flow maggiorata, il tutto per un'area di totale pari a ben 8,76 metri quadrati.

 

"La grande innovazione - ci spiega Marcolini - sta nel fatto che rispetto al sistema classico dove il precrivello scarica tutto sul crivello inferiore, ora il precrivello trasformato in un crivello vero e proprio, ha un suo crivello inferiore dedicato che scarica direttamente la granella pulita in un'apposita coclea. Questo consente di separare subito dal 50 al 70% della granella pulita, alleggerendo i crivelli successivi".

 

Inoltre, il nuovo cassone crivellante dispone di due meccanismi indipendenti di controllo automatico della distribuzione trasversale. Il piano preparatore è ora libero di muoversi lateralmente per ottenere un carico uniforme del sistema. Inoltre, grazie a sensori di pressione, il sistema riesce a rilevare i carichi e a regolare dinamicamente il movimento dei crivelli e del piano preparatore. 

 

I sistemi interni della nuova AF10 di Case IH sono stati progettati per ridurre a zero le perdite di prodotto

I sistemi interni della nuova AF10 di Case IH sono stati progettati per ridurre a zero le perdite di prodotto

(Fonte foto: AgroNotizie)

 

Una volta separata, la granella viene trasportata nella tramoggia mentre la paglia viene espulsa passando prima attraverso un lanciatore e giungendo poi nel trinciapaglia. La macchina vista in campo monta un trinciapaglia esterno MagnaChop con 88 lame e 67 controlame non in funzione in quanto la paglia viene scaricata in andane sulle quali agisce una rotopressa all'opera per creare i primi balloni.

 

"In realtà quando si lavora in andana, il trinciapaglia - che solo sulle AF gira sempre in senso orario per una migliore efficienza energetica - ruota comunque ma a bassa velocità. Il vortice d’aria generato aiuta a trasportare il prodotto fuori dalla macchina" ci spiega Marcolini. 

 

Un giro sull'AF10: tecnologie e prestazioni

La prima cosa che colpisce a bordo è la spaziosità della cabina mutuata dalle Axial Flow 260 con tettuccio riprogettato. Qui troviamo però il doppio display Case IH AFS Pro 1200 introdotto per la prima volta sulla gamma mietitrebbie. I due terminali offrono schermate di lavoro più grandi, personalizzabili e con una risoluzione più elevata.

 

Anche la plancia di comando è simile a quella della serie minore ma con posizionamenti dei controlli rivisti per integrare nuovi pulsanti e funzioni legate alla generazione AF. Tutto è gestito dall’automazione Harvest Command che controlla anche tutte le parti mobili interne della macchina, come ad esempio il rotore, le alette, i crivelli e la ventola.

 

Doppio scherzo touch Case IH AFS Pro 1200 e plancia di controllo riprogettata a bordo della mietitrebbia AF10

Doppio scherzo touch Case IH AFS Pro 1200 e plancia di controllo riprogettata a bordo della mietitrebbia AF10

(Fonte foto: AgroNotizie)

 

In campo, il prodotto è abbondante - il display a bordo segna una resa di oltre 10 tonnellate per ettaro - ma l'ampio canale di alimentazione non teme l'elevato flusso. L'AF 10 vista in campo è equipaggiata con una barra da 10 metri - una FD235 realizzata in collaborazione MacDon - ma può equipaggiare testate fino a 18 metri dal peso massimo di 6.800 chili.

 

"Ho scelto di utilizzare una testata da 10 metri non per limitazioni della mietitrebbia, ma per il trasporto della stessa: in queste zone le strette strade di campagna con numerose curve ci renderebbero la vita difficile nello spostare una barra di dimensioni maggiori" conferma Speranza.

 

Dalla cabina, tramite un vetro interno posto nel retro cabina, osserviamo il riempirsi della tramoggia. L'operatore riceve dal display un feedback più preciso del riempimento e, una volta raggiunto il livello massimo, si avvicina al dumper in attesa a bordo campo. 

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