Incoraggiato dal rullo di tamburi, il trattore Fendt 'armato' di Champagne riempie a cascata una piramide di calici di cristallo. Così, ad un anno quasi esatto dall'inaugurazione del nuovo stabilimento produttivo di Marktoberdorf, la casa tedesca del gruppo Agco, festeggia raccontando il 'primo anno produttivo' e annunciando, con un tempismo quasi perfetto sulla prossima edizione di Agritechnica 2013, le novità di prodotto.



Nuovo, in verità, anche il Senior vice president & general manager di Europa, Africa e Medio Oriente, Rob Smith parte del Gruppo Agco dal 2 settembre scorso che, riferendo i dati del gruppo, ne conferma la salute visibile dalla crescita del fatturato - dati al 31 luglio 2013 - in tutti i mercati di riferimento del gruppo.

Un anno di vita produttiva 
Superato l'ostacolo dei ritardi accumulati dall'avviamento a regime del nuovo reparto di montaggio finale e dalla contemporanea introduzione di un sistema gestionale SAP accompagnata da processi logistici completamente nuovi che hanno richiesto più tempo del previsto, Peter-Josef Paffen Vice president brand director Fendt, può annunciare il raggiungimento di tempi di consegna rispettati e la produzione giornaliera di novanta-cento trattori.
"Avendo però accumulato quasi quattro settimane produttive in meno - ha spiegato durante la conferenza stampa internazionale Agco Fendt dell' scorso 8 ottobre -, non abbiamo raggiunto le cifre di fatturato previste per il 2012".
Le vendite Fendt di trattori per il 2012 sono state di 14.588 unità, un risultato che seppure in linea con il 2011 per i ritardi del nuovo reparto montaggio finale, non ha permesso di seguire appieno un mercato mondiale pronto all'aumento delle vendite.



 
"Un rallentamento - ha sottolineato Paffen - abbondantemente ripagato dall'incremento produttivo del nuovo stabilimento che nel secondo semestre 2013, ha raggiunto la piena operatività, recuperando gli arretrati e tornando ad un regime di normalità con tempi di consegna di due-tre mesi dall'ordine".
Da questo recupero, unitamente al portafoglio ordini del nuovo anno, scaturisce la previsione di vendita 2013 di 18mila trattori dichiarata dallo stesso Paffen.

Mercato Italia
Il 60,5 per cento dei trattori Fendt nel 2012 è stato venduto nei mercato d'esportazione, in particolare in Francia che, oltre ad essere in crescita, rappresenta dopo la Germania, il principale mercato per il marchio tedesco.
Non rosee, al contrario, le prospettive per il mercato Italia nel quale, comunque, Fendt ha mantenuto i suoi livelli di vendita, ma che seguendo la scia negativa degli ultimi anni rimane su bassi livelli e non presenta, per il momento, segni di ripresa.
Ma siamo in buona compagnia; anche Spagna, Gran Bretagna e Austria, pur godendo di una maggiore vitalità dell'Italia, vivono un momento di difficoltà nel quale, spiega Paffen, Fendt sta comunque mantenendo un livello di vendite costanti e, in alcuni casi, si registra un leggero rialzo.

Investimenti al rialzo
La fetta assorbita dagli investimenti in ricerca e sviluppo nel 2012, ha avuto una consistenza pari a 55 milioni di euro che, per l'anno in corso, aumenterà crescendo di ulteriori 7 milioni di euro per raggiungere quota 62 milioni.
Gli investimenti, oltre a continuare a coprire le spese di rinnovamento e modernizzazione delle sedi di Marktoberdorf, Asbach-Bäumenheim e Hohenmölsen, sono destinati, tra l'altro, al proseguimento del progetto Fendt ahead² e all'ampliamento del Fendt Forum.
La previsione per i prossimi anni, dopo le ingenti cifre degli ultimi sei anni, è di arrivare nel 2014 a 70 milioni di euro per poi tornare a un livello di normalità degli investimenti.

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