E' ancora aperto fino a metà giugno in Toscana il bando per la conservazione del suolo e della sostanza organica attivato sull'operazione 10.1.1 del Psr.

Rispetto agli anni scorsi è stato attivato solo l'intervento relativo alla cosiddetta bulatura, cioè alla trasemina di leguminose nei cereali e in totale sono stati stanziati a livello regionale 400mila euro per i primi tre anni dei cinque previsti dal contributo. Per gli ultimi due anni bisognerà aspettare gli stanziamenti che saranno previsti dalla prossima programmazione del Psr.

Possono fare domanda come beneficiari tutti gli agricoltori (ai sensi dell'art. 2135 del Codice civile) che conducano almeno 1 ettaro di seminativi sul territorio regionale della Toscana.

Per fare domanda l'intervento deve essere attuato su almeno il 20% dei seminativi totali dell'azienda e deve essere presentato un piano di coltivazione.

L'aiuto prevede un contributo di 200 euro ad ettaro.

I beneficiari a cui verrà approvato l'aiuto devono garantire:
  • una trasemina sui cereali autunno vernini in fase di accestimento e prima della levata con specie leguminose
  • l'utilizzo della sola seminatrice eventualmente abbinata ad erpice per la trasemina
  • il divieto assoluto di diserbo sulle superfici oggetto di impegno a partire dalla semina del cereale
  • la tenuta dei registri delle operazioni colturali e del magazzino messi a disposizione da Artea sul quaderno delle registrazioni.

Inoltre a partire dal 15 maggio 2021 è vietato l'utilizzo del principio attivo glifosate, in tutta l'Ute, l'Unità tecnica economica, oggetto di impegno.

Le domande devono essere inviate su Artea entro il 15 giugno 2020.
Per maggiori informazioni e dettagli si rimanda alla pagina ufficiale e al testo completo del bando.