L'obiettivo è quello di incentivare questo metodo colturale, basato su un minore e più razionale utilizzo di fitofarmaci e fertilizzanti.
Possono fare domanda come beneficiari tutti gli agricoltori singoli o associati, regolarmente iscritti alla Camera di commercio e titolari di partita Iva, che conducano una superficie aziendale di almeno un ettaro con questo metodo colturale. Il terreno coltivato può essere sia di proprietà che in affitto o in usufrutto o in concessione o in comodato, a patto che sia condotto esclusivamente dalla persona che fa la domanda di contributo.
I beneficiari che saranno ammessi ai contributi devono aderire al Sistema di qualità nazionale di produzione integrata (Sqnpi) come da decreto ministeriale 8 maggio 2014, conducendo in maniera integrata tutta la loro superficie aziendale presente in Umbria per cinque anni, cioè dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2025.
Inoltre chi beneficerà dei contributi dovrà seguire un corso di formazione di quindici ore da fare entro i primi due anni e un aggiornamento di venti ore da concludere negli altri tre anni dell'impegno.
Riguardo ai contributi sono previsti degli importi ad ettaro a seconda della coltura e della zona:
- seminativi da 126 euro/ettaro nelle aree rurali con problemi di sviluppo a 160 euro nelle aree rurali intermedie;
- foraggere poliennali avvicendate da 72 euro/ettaro nelle aree con problemi di sviluppo a 90 euro/ettaro per le zone intermedie;
- ortive da 357 euro/ettaro per le zone con problemi di sviluppo a 376 euro/ettaro nelle aree intermedie;
- vigneti e frutteti da 389 euro/ettaro in aree con problemi di sviluppo a 445 euro/ettaro in quelle intermedie;
- tabacco 480 euro/ettaro in tutte le aree rurali, indipendentemente se con problemi di sviluppo o intermedie;
- oliveti da 296 euro/ettaro in aree con problemi di sviluppo a 343 euro/ettaro nelle aree intermedie. Per gli olivi il contributo può arrivare fino a 349 euro/ettaro e 369 euro/ettaro rispettivamente nelle aree con problemi e nelle aree intermedie se vengono presi impegni aggiuntivi che prevedono di non fare trattamenti fitosanitari se non con rame (nelle dosi massime del biologico) e di non usare concimi chimici di sintesi.
Le domande devono essere inviate ad Agea sul portale Sian entro il 15 giugno 2020. Per maggiori informazioni e dettagli si rimanda alla pagina ufficiale e al testo completo del bando.