Intanto il 20 aprile scorso Italia Olivicola ha lanciato l’allarme per la mancata esecuzione delle attività di contenimento della cicalina sputacchina, l’insetto vettore della Xylella, sul 75% del territorio pugliese. E già alla fine di marzo era giunto in tal senso il richiamo del sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe L'Abbate, che aveva anche ricordato come tali attività - le buone pratiche agronomiche - sono obbligatorie anche con in vigore le misure sanitarie imposte dall'epidemia di Covid-19.
Piano di azione, monitoraggio 2020 inizia a maggio
“Il monitoraggio partirà a maggio e nelle diverse zone sarà avviato prioritariamente dalla Piana degli olivi secolari, che è tra le aree di rilevanza paesaggistica sociale, culturale o scientifico, così come definito dal Piano paesaggistico territoriale regionale" è scritto nella nota di Regione PugliaLa giunta pugliese ricorda come “le misure agronomiche ed i trattamenti fitosanitari per la lotta al vettore sono obbligatori nella zona cuscinetto e zona contenimento, ma sono fortemente raccomandati in tutto il rimanente territorio regionale”.
Confermato lo schema di lavoro sin qui seguito, visto che “l’Osservatorio fitosanitario regionale si avvale del supporto di Innovapuglia, come gestore del Sistema integrato territoriale Puglia, dell’Agenzia per le attività irrigue e forestali - sul quale esercita funzioni di vigilanza e controllo - per l’attività di monitoraggio, prevenzione, estirpazione e comunicazione finalizzate alla gestione della batteriosi causata da Xylella fastidiosa, nonché per l’attività istruttoria finalizzata al riconoscimento alle aziende agricole di eventuali contributi finanziari a fronte dei costi sostenuti per l’estirpazione delle piante infette”.
Infine, un ruolo rilevante è affidato, sulla base della convezione sottoscritta, ai Carabinieri forestali che “attuano il controllo sull’applicazione delle misure di contrasto alla diffusione della batteriosi”.
Italia Olivicola, 75% terreni pugliesi non sono curati
“Il 75% dei terreni in Puglia, anche a causa delle restrizioni imposte per l’emergenza Covid-19, al momento non sono ancora adeguatamente curati e trattati. Queste sono le settimane decisive per le buone pratiche agricole essenziali per il contenimento della Xylella e tutti gli agricoltori e i proprietari dei campi devono lavorare per evitare l’avanzata del batterio”.E’ questo l’appello lanciato da Italia Olivicola due giorni fa, a pochi giorni dalla scadenza utile per effettuare le operazioni agronomiche, previste dall'articolo 11 del decreto ministeriale 13 febbraio 2018, e mirate al contenimento delle popolazioni di insetti vettori, responsabili della diffusione di Xylella fastidiosa e che in zona di contenimento devono essere effettuate a partire dal 1° marzo e completate entro il 30 aprile di ogni anno.
L’associazione sottolinea di aver raccolto quanto riferito dai “presidenti delle organizzazioni dei produttori olivicoli pugliesi Apo Foggia, Terre degli Ulivi, Oliveti Terra di Bari, Aproli, Assoproli, Apol Lecce, aderenti a Italia Olivicola”, i quali hanno lanciato l’allarme sullo stato di salute degli oliveti in Puglia.
Secondo Italia Olivicola “solo un campo su quattro risulta adeguatamente trattato con potature, arature e trinciature, essenziali in questo periodo per evitare che l’insetto vettore del batterio, la sputacchina, possa continuare ad avanzare indisturbata”.
“Il momento è difficile per tutti ma non possiamo rimanere fermi perché, purtroppo, la Xylella continua a mangiare i nostri uliveti – spiega Gennaro Sicolo, presidente di Oliveti Terra di Bari -. È essenziale che gli agricoltori ed i proprietari dei terreni, con sacrifici e responsabilità, facciano la propria parte per cercare di arginare il batterio che ha già distrutto l’olivicoltura salentina”.
“Molto positiva è stata la decisione del presidente Michele Emiliano di consentire agli hobbisti di spostarsi e lavorare nei campi in questo momento decisivo della battaglia alla Xylella – continua Sicolo -. Invitiamo anche le amministrazioni comunali a emettere ordinanze, controllare il territorio e ad accelerare i tempi della manutenzione del verde pubblico."