"In Sardegna sappiamo produrre qualità e lo confermano anche i recenti riconoscimenti all’ultimo Grenache du monde, ma dobbiamo lavorare meglio sulla promozione: i consumatori non cercano solo produzioni di eccellenza ma anche storia, tradizioneracconto e in Sardegna abbiamo questo valore aggiunto che può aprirci nuove strade sui mercati internazionali, non solo per quanto riguarda i vini".
Lo ha detto l'assessore dell’Agricoltura della Regione Sardegna, Elisabetta Falchi, che è intervenuta qualche giorno fa ad un incontro promosso a Dorgali (Nu) dalla Cantina sociale e dalle agenzie Laore e Argea sul "Sostegno alle imprese alimentari vitivinicole".
 
Proprio i vini Cannonau dorgalesi sono stati premiati alla Grenache du monde, kermesse enologica tenutasi recentemente in Spagna a Saragozzacon due medaglie d’oro e una d'argento, a conferma del momento favorevole e del trend crescente sotto il profilo di qualità e riconoscimenti che sta attraversando il comparto vitivinicolo sardo.
 
Nel suo intervento, la Falchi ha posto l’accento su quelli che saranno i tre fattori di sviluppo per la vitivinicoltura sarda nei prossimi anni: vi è l’esigenza di investimenti in qualità e sostenibilità, di una filiera più forte grazie all’aggregazione dei produttori e un grande investimento sulla promozione non solo dei vini sardi, ma di tutto l’agroalimentare.

Investire su qualità e sostenibilità.
"Questa cantina rappresenta un esempio su come investire in modo graduale e intelligente sul versante dell’innovazione tecnologica, ma tenendo sempre al centro l’eccellenza della produzione", ha osservato l’assessore durante la visita agli impianti produttivi. "È un approccio in linea con le strategia della Regione Sardegna per potenziare la competitività, l’innovazione, l’integrazione della filiera produttiva, nell’ottica di una produzione di grande qualità e sostenibilità”.
 
Gli interventi della Regione Sardegna a sostegno del settore, ha ricordato poi Falchi, passano attraverso le misure del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 e il programma Ocm Vino 2014-2018, che ogni anno assegna alla Sardegna circa 8,5 milioni di euro di risorse europee per la filiera vitivinicola.

Rafforzare filiera e aggregazione produttori
Proprio sul programma Ocm Vino, l’assessore ha anche aggiunto: "Nel 2013 e nel 2014 le somme pagate ai beneficiari sono state inferiori all’assegnato alla Regione Sardegna, per mancanza di domande presentate dai soggetti interessati: viticoltori, cantine e consorzi di tutela".
Tuttavia,  la Falchi ha ricordato come "Nel 2015 le scelte fatte dalla Regione hanno invertito la precedente tendenza che e abbiamo ottenuto 500mila euro aggiuntivi di assegnazioni dal ministero: lo vediamo anche dall’esperienza delle altre Regioni, se mettiamo le aziende nelle condizioni di spendere, lo faranno".
 
Sulle misure del Psr che possono favorire la filiera vitivinicola, la titolare dell’Agricoltura ha richiamato l’attenzione soprattutto sulle misure che prevedono investimenti a favore dell’aggregazione e cooperazione tra produttori e dei sistemi di produzione biologica e integrata per i vigneti.
 
Promozione

E il passaggio cruciale è stato quello legato alla promozione del vino: "Un prodotto che in Sardegna è legato a filo doppio al territorio di provenienza, alla sua storia e alla sua bellezza: un vero valore aggiunto", ha spiegato Elisabetta Falchi. "Per questo motivo abbiamo lavorato affinché il concorso Grenache du monde si tenga qui il prossimo anno, in modo da dare risalto all'importanza dei territori".