AgroNotizie conclude il suo tour all'interno dei costi di produzione delle varie colture erbacee con l'analisi dell'erba medica da foraggio, una delle poche colture erbacee “poliennali (4-5 anni)”, sempre in collaborazione con il professor Francesco Rinaldi Ceroni.

La coltura è molto importante in provincia di Ravenna, dove occupa una superficie di circa 16.500 ettari. Di questi, nella pianura ravennate ne sono dislocati 9.715 ettari, mentre nell'area tra il Senio e il Santerno ce ne sono 3.890 ettari. Salendo sulle colline del Senio e del Lamone ci sono in totale 1.950 ettari, mentre chiude la pianura del Lamone, in particolare nel faentino fino a Russi, con 945 ettari.

Per l'analisi dei costi della medica da foraggio, abbiamo preso in considerazione quattro annate agrarie, dal 2011 al 2014, e di questi abbiamo fatto la media dei costi espliciti dal 1° al 4° anno, dove si è avuto un tornaconto positivo solo nelle annata 2012 e 2013. Ma procedendo per ordine, analizziamo innanzitutto il 2011, prendendo in esame un ettaro di medica per foraggio, varietà “Garisenda”.

Il costo colturale totale del primo anno è più elevato rispetto agli altri tre in quanto l'impresa agricola deve sostenere i costi di impianto del medicaio ed in particolare : preparazione del terreno (378,24 euro/ha), fertilizzazione (47,20 euro/ha), semina (61,36 euro/ha), lavori colturali (62,32 euro/ha), e infine di raccolta; quest’ ultima voce comune a tutti le annate agrarie, con un importo di 508,32 euro/ha, per un totale di 1.057,44 euro/ha per le lavorazioni del primo anno.

A queste si aggiungono i costi per i mezzi tecnici, in primis la semente (158,40 euro/ha), i concimi (245 euro/ha), i diserbanti (44,55 euro/ha) e gli antiparassitari (20,49 euro/ha). Il costo totale per i mezzi tecnici è di 468,44 euro/ha. Il costo colturale dell'impianto durante il primo anno risulta quindi essere 1.525,88 €uro/ha, che porta già in negativo il nostro tornaconto, senza neanche contare i costi indiretti. Alla fine la perdita totale per un ettaro di medica, nel 2011, risulta essere di 397,15 euro, che verrà comunque ammortizzata e quindi recuperata negli anni successivi al primo.

Nel 2012 il tornaconto è positivo, per due fattori. In primis una produzione maggiore, stimata in 120 quintali per ettaro, per una Plv totale di 2050 euro, compreso il contributo europeo (diritti); in secondo luogo la minor incidenza dei costi, con la sola raccolta (715,24 euro/ha) nelle lavorazioni e gli antiparassitari (4,06 euro/ha) per i mezzi tecnici, con un costo esplicito totale di 720,30. L'ammontare dei costi indiretti calcolati è di 414,71 euro, che portano il tornaconto a un utile di 914,99 euro/ha.

Pressoché invariata la situazione anche nel 2013, con una redditività positiva per 896,20 euro/ha. Molto più difficile la situazione nel 2014, con una produzione media scesa a 90 quintali/ha ed un prezzo alquanto inferiore. La P.l.v. totale scende a 1600 euro/ha mentre crescono i costi, che portano il tornaconto a -225,50 euro/ha.

Scarica la tabella dei costi in formato Pdf

Questo articolo fa parte delle collezioni: