La Regione Sicilia, tra le misure anti Xylella fastidiosa ha istituito da mercoledì scorso un Check point fitosanitario nell’area del porto di Messina.

Lo comunica l’assessorato all’Agricoltura della Regione Siciliana, che in una nota ricorda: “Le prescrizioni dettate dalla nuova Decisione della Commissione europea n° 789/2015, relativa alle misure per impedire l’introduzione e la diffusione nell’Unione della Xylella fastidiosa, sono da questi giorni alla base delle attività di monitoraggio e controllo da parte del Servizio fitosanitario della Regione Sicilia, particolarmente impegnato con i propri uffici in questa emergenza fitosanitaria per scongiurare il pericolo di introduzione nel territorio dell’Isola del batterio fitopatogeno da quarantena, che è all’origine del disseccamento degli olivi in provincia di Lecce. In aggiunta ai controlli istituzionali previsti dalla vigente normativa, sfruttando il vantaggio dell’insularità della nostra regione – sottolinea la nota -  a partire da mercoledì 27 maggio, è attivato presso lo stretto di Messina un Check point fitosanitario presidiato da un nucleo ispettivo dell’Osservatorio per le Malattie delle Piante di Acireale e dell’Unità Fitosanitaria n°8 di Messina (Milazzo) in collaborazione con il Nucleo operativo provinciale del Corpo forestale regionale”.

La nota della regione Sicilia ricorda inoltre che l’attività di controllo nello stretto di Messina “Interesserà quattro siti di transito: Tremestieri, molo Norimberga, rada San Francesco e Porto storico”. I controlli, per i quali è stato offerto supporto logistico dall’Autorità portuale di Messina e dalle altre istituzioni operanti nell’area portuale, riguarderanno le specie erbacee ed arboree sensibili a Xylella fastidiosa, compreso legname di ulivo, in arrivo su mezzi gommati.

“Chiaramente si intende intercettare prioritariamente il traffico clandestino di piante, effettuato da commercianti senza scrupoli, che tenteranno introdurre in Sicilia vegetali ad alto rischio Xylella – precisa la nota della Regione, che aggiunge - ovviamente l’attività risulta di fatto di supporto allo sforzo profuso dal Servizio fitosanitario regionale della Puglia che opera sui propri vivai autorizzati. I controlli riguarderanno anche alcune specie ornamentali provenienti dai mercati olandesi, dai quali pare siano state introdotte in Europa piante del genere Coffea di origine sudamericana, interessate dall’infezione".