“Se non dovessero esserci le modifiche da noi auspicate e chieste alle istituzioni – prosegue Mercuri - assisteremo ad una riduzione della superficie coltivata, in netta controtendenza rispetto a quanto perseguito. Il tema è di grande attualità perché sta proseguendo l’iter europeo di approvazione della proposta, che dovrebbe entrare in vigore nel 2017. Auspichiamo pertanto – ha concluso il presidente dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari - che la politica comunitaria sia coerente e in linea con le nuove sfide su cui dovrà confrontarsi il comparto biologico, sfide nate dalla necessità di sviluppare un comparto che vede una costante crescita di interesse del mercato e della sensibilità dei consumatori ai valori imprescindibilmente legati a questo metodo di produzione. Considerato lo sviluppo che ha avuto negli ultimi anni, è chiaro che il settore biologico ha ancora molti margini di crescita, ma l’incremento della produzione biologica passa necessariamente attraverso una crescente conversione delle superfici, conservando al tempo stesso la garanzia della fiducia da parte dei consumatori".
Le cooperative in fiera
Il presidente Mercuri ha visitato molte delle cooperative presenti in fiera, tra cui Iris, Almaverde Bio, Girolomoni, Farris, Daunia Bio, che operano prevalentemente nei settori dell’ortofrutta e dei cereali. Tutte le aziende hanno espresso una generale soddisfazione per i contatti avuti in fiera. In particolare, le cooperative che producono pasta biologica stanno avendo molte gratificazioni dal successo delle esportazioni di un prodotto non solo di qualità ma fiore all’occhiello del made in Italy.
Mercato Ue
Con uno sviluppo che ha raggiunto i 19,7 miliardi di euro e un tasso di crescita del 9% al 2011, il mercato dei prodotti biologici non può più essere considerato solo un’economia di nicchia. La domanda dei consumatori in crescita costante ha portato ad un aumento della superficie biologica totale pari al 6,7% di crescita annua dal 2000 al 2012. Nel complesso comunque la superficie totale Ue destinata alla produzione biologica supera appena il 5% della superficie agricola utilizzata in totale nella Ue e dovrebbe quindi essere incrementata nei prossimi anni.
Mercato italiano
Il mercato degli alimenti biologici in Italia vale circa 3 miliardi di euro (compreso il valore derivante dall’export) e si conferma il quarto mercato in Europa e il sesto nel mondo, con un incremento della spesa domestica di circa il 30% dall’inizio del decennio.
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Fonte: Fedagri - Confcooperative