Controlli fitosanitari, trattamenti post raccolta e stime di produzione nazionale. Questi i temi al centro della seconda riunione dei Comitati di prodotto arance e limoni che si è tenuta lo scorso 29 gennaio ai Mercati agro alimentari Sicilia, Maas, di Catania; visti gli argomenti attinenti a tutto il comparto agrumicolo, la riunione è stata allargata anche al Comitato piccoli agrumi.
 

I due Comitati, coordinati rispettivamente da Elena Eloisa Albertini e da Giuseppe Campisi, alla presenza del presidente dell’Organismo interprofessionale nazionale Ortofrutta Italia Nazario Battelli, hanno visto la partecipazione dei produttori, dell’industria di trasformazione e della grande distribuzione in linea con gli obiettivi dell’ente promotore. Al tavolo tecnico sono rappresentati tutti gli operatori di filiera, tra i quali LegaCoop Agroalimentare, Fedagri, Agci, Fedagro, Ancc-Coop, Ancd-Conad, Federdistribuzione, Fruttimprese, Anicav, Cia, Coldiretti e Confagricoltura, Italia Ortofrutta, Unaproa.
 

La salute delle piante è un problema che interessa l’intera filiera, viste le ricadute sulla quantità e qualità della produzione agrumicola. Il tema dei controlli fitosanitari è stato approfondito con una relazione scientifica di Guido Sorrentino, ricercatore del Cra di Acireale, che ha illustrato le principali patologie a danno degli agrumi di fronte alle quali si rende necessaria una fornitura vivaistica affidabile sul piano dei rischi fitosanitari. A causa della stretta interrelazione dei patogeni veicolati sulle piante degli agrumi, ai coltivatori sono state raccomandate contromisure, ma per la floricoltura nazionale è necessario un approccio con protocolli d’intesa tra Stati, leggi e politiche adeguate e una seria applicazione delle tabelle degli organismi da quarantena, di fronte ai quali le frontiere dovrebbero rimanere chiuse e sorvegliate.

 

Dalla riunione è emersa una posizione condivisa per quanto riguarda i trattamenti post raccolta che aumentano la durata del prodotto: per l’intera filiera è necessario stimolare le istituzioni e la ricerca pubblica sull'individuazione di fungicidi alternativi per migliorare l’impatto sulla buccia. Le componenti invitano il ministero e le istituzioni competenti ad attuare azioni di tutela e garanzia per assicurare la salubrità e la genuinità del prodotto.
 

La valorizzazione dell’agrumicoltura è legata anche alla quantificazione affidabile della produzione nazionale, che sarebbe un parametro di riferimento per il confronto delle quantità commercializzate e per il conferimento di un adeguato valore commerciale. Serve quindi uno strumento statistico istituzionale, anche in funzione di dati riguardanti la produzione futura. La fonte dei dati è costituita dai fascicoli aziendali e in questo senso le Soat, rami degli assessorati regionali all’agricoltura, potrebbero operare con efficacia già dai prossimi mesi.

I Comitati arance e limoni torneranno a riunirsi nel mese di marzo.