L'assemblea dei delegati di Coprob, cooperativa leader nazionale di produzione saccarifera, ha approvato il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2009, già deliberato all'unanimità dalle assemblee separate dei soci che si sono svolte nei giorni precedenti.
In un contesto caratterizzato da un'importante flessione di mercato e da un profondo clima d'incertezza dovuto in prevalenza al mancato conseguimento degli aiuti governativi destinati al settore che ha influito in maniera massiccia sull'intero comparto economico-produttivo nazionale, Coprob ha dato dimostrazione di essere una realtà solida chiudendo il 2009 con un fatturato pari a 124 milioni di euro contro i 97 milioni di euro del 2008.
Si tratta di un risultato avvalorato da un utile netto in crescita rispetto all'anno precedente e che si attesta intorno ai 946 mila euro.
L'assemblea ordinaria inoltre ha deliberato, riconoscendo ai 2.495 soci che hanno conferito barbabietole nella campagna bieticolo-saccarifera 2009-2010, una maggiorazione di prezzo complessiva di 2 milioni 317 mila euro, di cui 1 milione 670 mila euro quale ristorno unitario garantito a tutti i soci conferenti, pari a 1,34 euro a tonnellata (+5,1% del prezzo industriale delle bietole).
I restanti 647 mila euro sono stati suddivisi fra quei soci che hanno consegnato il prodotto con la migliore qualità tecnico-produttiva e che hanno così beneficiato di un ulteriore premio di 1,62 euro per ogni tonnellata (+6,2% del prezzo industriale delle bietole). Una delibera in controtendenza rispetto alla situazione del settore se si considera che la maggiorazione complessiva è aumentata del 58%. Di estrema rilevanza è risultata la crescita della base sociale che ha raggiunto attualmente i circa 5 mila soci diffusi in Emilia e in Veneto.
La chiusura del bilancio del 2009 è stata caratterizzata inoltre da un margine operativo lordo (Ebitda) pari a 7,4 milioni di euro e da un risultato operativo della società (Ebit) che si è attestato sui 3,7 milioni di Euro.
Tra le priorità del gruppo rimangono le riconversioni degli ex zuccherifici. Risale difatti a pochi giorni fa la presentazione del nuovo progetto per Ostellato che prevede la riqualificazione dello stabilimento in centrale ad energia elettrica prevalentemente alimentato da biomasse di origine agricola locale, della potenza di circa 6 MW elettrici. Il nuovo progetto, illustrato nelle sue linee principali in un recente incontro organizzato dalla Regione Emilia Romagna, ha raccolto un primo parere favorevole da parte dell'assessore all'Agricoltura Tiberio Rabboni, della provincia di Ferrara, del comune di Ostellato e delle organizzazioni sindacali territoriali.
Per quanto riguarda l'impianto di Finale Emilia è stata inoltre programmata l'apertura dei cantieri nel primo semestre del 2011. Al momento sono ancora in discussione alcuni punti riguardanti gli accordi di filiera con le organizzazioni professionali agricole, ma si attende l’intesa entro il prossimo autunno.
E' stato deliberato, infine, il progetto di scissione di Italia Zuccheri SpA che, con effetto dal 31/07/2010, darà luogo alla costituzione di AgroEnergia IZ SpA, controllata al 100% da Italia Zuccheri, con lo scopo di sviluppare i progetti di diversificazione industriale del Gruppo e valorizzare il patrimonio immobiliare.
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