Fatturato lordo 32,9 miliardi di euro (+1,6%) con un utile di 3,5 miliardi netti (+12,4%). Questi sono i numeri di un 2008 definito da record nella storia di Bayer. Werner Wenning, Chairman of Board Management, snocciola numeri che potrebbero benissimo collocarsi in una manovra finanziaria del nostro Paese. Basti pensare che il ritorno sugli investimenti è stato del 13% in termini di solo “flusso di cassa”. Nonostante la crisi globale, Bayer guarda quindi con ottimismo agli anni a venire, e si dichiara intenzionata ad aumentare gli investimenti di ricerca e sviluppo, che saliranno a oltre 60 milioni € nel 2009. La parte del leone, invece, la fa ancora il Vecchio Continente, con ben 14,5 miliardi €, seguita dal Nord America con 8 miliardi circa. Crescono velocemente in percentuale anche Cina, Brasile, Russia e India, anche se la momento occupano posti di secondo piano nella scala distributiva globale del colosso tedesco (13% delle vendite in complesso).
Scendendo nel dettaglio delle singole attività, iniziamo dalle brutte notizie: MaterialScience è stata un disastro, con un -4,6% delle vendite e un deludente -48,5% nelle marginalità. La crisi di auto ed edilizia ha inciso pesantemente sulle vendite di questa branca produttiva di Bayer, la quale nel 2009 si spera possa stabilizzarsi e risalire la china. Soprattutto l’ultimo quarto del 2008 ha impattato fortemente il settore Materiali, trascinato verso il basso dalla crisi globale. Le spese per l’energia hanno ulteriormente impattato un settore già in difficoltà.
L’Health Care resta ovviamente la locomotiva delle attività di Bayer, con un fatturato complessivo di 15,4 miliardi €, aumentato rispetto al 2007 del 6,9%. Il business della farmaceutica si dimostra anche quello più remunerativo, con un utile netto di 2,18 miliardi (62% del totale del gruppo). La contraccezione pare essere un grande affare, visto che da sola, con la famiglia di medicinali cosiddetti YAZ®, ha portato ben 1,2 miliardi € di vendite. Di poco inferiore (1,1 miliardi) le vendite dei prodotti per il trattamento della sclerosi multipla Betaferon®/Betaseron®. Grandi aspettative sono riposte su Xarelto®, un nuovo anticoagulante utile nella prevenzione delle trombosi. Su questo nuovo medicinale, immesso sul mercato nel 2008, ci sono previsioni di vendita di circa 2 miliardi €. Tra gli investimenti compiuti nel 2008 spiccano gli 800 milioni € per l’acquisizione e l’integrazione di Schering, che ha completato in modo significativo il portfolio farmaceutico.
Entrando invece in un campo meglio conosciuto, Bayer CropScience è letteralmente volata sopra ogni record, con una crescita mai vista nella storia di Bayer, con un +13,9% nei fatturati (6,38 miliardi €). Nello specifico, Bayer è cresciuta del 16,4% nelle vendite per CropScience e del 2,4% nell’Environmental Science. Un sonoro +39,9% nell’utile, pari a 918 milioni €. Il solo mercato dei fungicidi è cresciuto del 28%. Entro il 2012 si prevedono nuovi prodotti con potenziali di vendita di 1 miliardi €. Per il 2009 si prevede una modesta crescita sul 2-3%, mantenendo però la marginalità media intorno al 25%. Anche BioScience (sementi) è cresciuta nel mondo, grazie alle vendite di colza e cotone nel N-America, riso in oriente e sementi di orticole in Asia, M-east e eastern EU.
Giunto il proprio turno, Klaus Kuhn, Member of Board Management, entra quindi nello specifico finanziario. E lo fa partendo invece dalle buone notizie: l’Equity Base è solido e nel 2009 i bond verranno riconvertiti in liquidità per mantenere alti gli investimenti. Il 4° trimestre 2008 è stato molto pesante con un -1,5% rispetto allo stesso periodo del 2007. Non sono bastati i +18,8% di Health Care e il 2,8% di CropScience per controbilanciare il -85,3% del Material. Nonostante ciò, il dividendo per i soci è salito da 1,35 €/azione a 1,4 €/azione. L’obiettivo per il 2009 è quello di ridurre l’esposizione finanziaria, che nel 2008 è stato di 14,2 miliardi €. Ciò è stato dovuto agli investimenti, alle acquisizioni (Schering) e la stretta finanziaria della crisi globale. Anche l’immissione di nuovi capitali nel fondo pensioni Bayer ha inciso sul bilancio.
Nel 2009 – prosegue Kuhn – aumenteranno gli investimenti, ma solo nei due settori in crescita.
E ora le voci di mercato: le intenzioni di Dow circa le ipotesi sull’acquisizione da parte di Bayer non è chiara, come pure non è chiara quella della concorrenza, mentre per l’acquisizione di Roche si tratta assolutamente di voci infondate. Bayer, inoltre, non è affatto interessata al business dei generici. Visto l’obiettivo di ridurre il debito del gruppo, si può però ritenere congelata ogni fantasia acquisitoria da parte della multinazionale tedesca.
Di certo, fra le righe delle esposizioni di Wenning e Kuhn si legge una velata prudenza per il 2009, anno che appare a questo punto come una transizione verso un futuro che Bayer vede comunque roseo. Ovviamente: visti i numeri sul tavolo da gioco se lo può ben permettere.