Ancora tu, anzi ancora voi!

La lotta ai nematodi e alle tracheomicosi su tabacco e basilico ha bisogno più che mai di 1,3-dicloropropene e di cloropicrina, mezzi tecnici ancora privi di sostituti sufficientemente efficaci.


Nel 2023 sono stati rilasciate 8 autorizzazioni per emergenza fitosanitaria per prodotti a base di 1,3-dicloropropene (stranamente non compaiono sul portale europeo delle autorizzazioni, dove figurano solo quelle rilasciate in Spagna… dimenticanza, solito errore informatico?) su fragola, tabacco, melanzana, peperone, melone, patata, radicchio, basilico, lattuga, cocomero, floreali e bietola portaseme su di una superficie interessata di circa 12000 ettari
Sempre lo scorso anno solo in Italia sono state rilasciate autorizzazioni per emergenza fitosanitaria per prodotti a base di cloropicrina (almeno secondo il portale Ue) su fragola, basilico e floreali su circa 1200 ettari.


Il Servizio Fitosanitario Nazionale ha avallato emergenze fitosanitarie su basilico e tabacco, proponendo l'uso di 1,3-dicloropropene contro nematodi (entrambi le colture) e cloropicrina contro le tracheofusariosi e funghi del terreno (Rhizoctonia solani, Pythium spp., Plectosphaerella cucumerina, Sclerotinia sclerotiorum, Scelrotium rolfsii) del solo basilico.


Le regioni interessate sono state Umbria (580 ettari di tabacco per 1,3 dicloropropene), Veneto (1800 ettari di tabacco e 200 ettari di basilico per 1,3-dicloropropene e 50 per cloropicrina), Liguria (120 ettari di basilico per 1,3-dicloropropene e cloropicrina) e Piemonte (50 ettari di basilico per cloropicrina), per un totale di circa 3000 ettari scarsi.


Il periodo di impiego richiesto dovrebbe partire da marzo 2024, quindi fate presto!!

 

Consueto avviso per i lettori

Affinché queste soluzioni di emergenza possano essere utilizzate in campo si dovrà aspettare la pubblicazione di un decreto del ministero della Salute che le autorizza per un periodo di 120 giorni, come previsto dall'articolo 53 del citato regolamento 1107/2009. Ricordiamo che il confronto delle soluzioni disponibili per la risoluzione delle emergenze fitosanitarie deve in primis tenere conto dell'eventuale disponibilità di prodotti autorizzati e della percorribilità di alternative non chimiche.

 

Non sempre la segnalazione di un'emergenza porta automaticamente all'autorizzazione: le aziende produttrici devono infatti presentare domanda di autorizzazione per emergenza fitosanitaria, corredata dai dati sperimentali per dimostrare l'efficacia e la sicurezza del prodotto per l'uomo e l'ambiente.

 

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi

Portale del ministero della Salute sulle autorizzazioni in deroga per emergenza fitosanitaria