La difesa dei cereali dalle malattie fungine abbraccia un'ampia porzione della primavera. Le prime avversità a comparire sono infatti oidio, Septoria e ruggini, le cui infezioni depauperano il potenziale fotosintetico della coltura a tutto svantaggio delle rese finali. Inoltre, la scarsa traslocazione di sostanza secca alle cariossidi ne deprezza il valore commerciale abbattendone soprattutto il tenore in proteine.
Le code di tali attacchi variano in funzione della zona e della eventuale presenza di ruggini tardive, come la ruggine gialla nelle aree costiere adriatiche, o la Ruggine bruna, più frequente nelle aree interne del Centro Italia. I loro attacchi possono prolungarsi infatti sino a ridosso del momento ottimale per trattare un altro tipo di malattia, altrettanto dannosa: la fusariosi della spiga.
A seguire Septoria e ruggini saranno infatti i patogeni del genere Fusarium a minacciare i raccolti, non solo danneggiando le cariossidi con le proprie proliferazioni, bensì contaminandole con tassi variabili di micotossine. Quest'ultima condizione di campo è l'anticamera dell'incommerciabilità del raccolto se la presenza di micotossine superasse i limiti di Legge, volti questi a divenire sempre più restrittivi in futuro a causa dei profili tossicologici molto negativi mostrati da queste tossine naturali.
T2 o T3: la scelta in base alle esigenze specifiche di campo
La fase di fine levata, ottimale per il trattamento di Septoria e ruggini, è anche nota come "T2". È infatti in tale momento che va preservata al meglio la foglia bandiera, fonte fra il 30 e il 40% delle proteine e dei carboidrati che verranno accumulati dalle cariossidi. Il suo stay green e la sanità della lamina fogliare saranno quindi garanzia della massima espressione del potenziale produttivo della coltura. La protezione adeguata di steli e foglie, foglia bandiera in primis, permette anche di valorizzare al meglio le concimazioni azotate somministrate nella precedente fase di botticella.
Trascorse alcune settimane, la coltura si avvicinerà quindi alla maturazione finale, motivo per il quale va protetta al meglio anche nell'intervallo temporale che va dalla fioritura all'ingrossamento e alla maturazione delle cariossidi. È infatti in queste settimane che possono svilupparsi le fusariosi. Per scongiurare tale eventualità vanno applicati i più efficaci fungicidi a inizio fioritura, fase identificata anche come "T3". Grazie alla protezione di lunga durata di questi trattamenti è infatti possibile fare giungere la coltura a raccolto senza danni dovuti a Fusarium e alle conseguenti micotossine.
Tendenzialmente, la tempistica "T2" cade più frequentemente negli areali italiani centro-meridionali, mentre la "T3" risulta più tipicamente al Centronord.
Elatus® Era: una soluzione per due problemi
Per controllare oidio, Septoria e ruggini in "T2", come pure per contrastare le fusariosi della spiga in "T3", Syngenta Italia propone Elatus® Era, specialista delle malattie fungine dei cereali a paglia. Formulato come concentrato emulsionabile, Elatus® Era contiene infatti due differenti sostanze attive dai modi d'azione altamente complementari, ovvero Solatenol™ technology (benzovindiflupyr) e protioconazolo. Il primo inibisce l'enzima succinato deidrogenasi (SDHI), mentre il secondo inibisce la biosintesi degli steroli. Tale abbinamento virtuoso gioca quindi a favore anche delle più razionali strategie antiresistenza.
La loro equilibrata combinazione permette di controllare al meglio sia Septoria e ruggini a fine levata, sia le fusariosi a partire dalla fioritura. Ciò grazie anche alla eccellente persistenza dell'azione anticrittogamica specifica, valutabile per Elatus® Era in sei-sette settimane.
Inoltre, Elatus® Era ha due ulteriori plus tecnici, ovvero la registrazione per gli usi contro Microdochium nivale e, di recente acquisizione, quella contro l'oidio.
Campi di impiego e modalità d'uso
Elatus® Era è autorizzato su frumento, tenero e duro, farro, orzo, segale, triticale e avena, controllando le più comuni patologie che affliggono queste colture. La dose di impiego su frumento, da diluirsi in volumi di acqua dai 100 ai 400 litri in funzione delle attrezzature utilizzate per l'applicazione, è pari a 1 litri/ettaro per fusariosi della spiga e ruggini, 0,75 litri/ettaro su Septoria e 0,75-1 litri/ettaro su oidio.
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Fonte: Syngenta Italia