Che la maculatura bruna abbia colpito in maniera eccezionale il territorio dell'Emilia Romagna, patria della pera, è ora riconosciuto anche formalmente. Il 22 novembre scorso infatti è stato pubblicato il decreto che dichiara l'eccezionalità delle infezioni causate dal fungo Stemphylium vesicarium in Emilia Romagna per l'anno 2020 e di conseguenza sono aperti i termini per richiedere il contributo pubblico.
Proprio Stemphylium vesicarium, agente della maculatura bruna, è stato al centro di un evento organizzato da Upl Italia che si è tenuto durante l'edizione 2021 di FuturPera, a Ferrara. Il convegno, durante il quale sono state presentate le proposte Upl per la maculatura bruna del pero, ha suscitato tale interesse da registrare il tutto esaurito.
A Riccardo Bugiani del Servizio Fitosanitario della Regione Emilia Romagna è toccato il compito di inquadrare il problema maculatura bruna: "È una problematica complessa - ha detto - questo fungo svolge il suo ciclo vitale in parte come saprofita, dove? Sul cotico erboso. La produzione di tossine può essere dovuta sia ai conidi che alle ascospore. Le ascospore hanno un periodo di rilascio fra dicembre ed aprile. Da aprile a ottobre agiscono poi i conidi. Le condizioni favorevoli sono note, iniziano con temperatura fra i 15 e i 17 gradi e vanno fino a 25-27 gradi. Quando ci sono eventi piovosi di una certa importanza, a queste temperature, ci sono i conidi. Oggi stiamo ancora scontando le condizioni avverse che hanno portato all'accumulo di potenziale inoculo nel 2018. Il 2021 è stato un anno siccitoso, si sono verificate condizioni meno favorevoli. Fra i fattori di rischio ci sono la storia dell'impianto, la sua localizzazione, l'inerbimento, la suscettibilità della varietà, le reti antigrandine, l'irrigazione sovrachioma, la densità dell'impianto, i superfitti infatti hanno portinnesti più deboli. La gestione del cotico erboso è imprescindibile - ha sottolineato Bugiani - la sanificazione è l'unica in grado di abbassare la popolazione del fungo svernante".
Riccardo Bugiani del Servizio Fitosanitario della Regione Emilia Romagna, relatore in streaming con sala piena
(Fonte foto: Upl Italia)
Se Stemphylium vesicarium rappresenta un grave problema per la pericoltura, Upl Italia può contribuire alla difesa. Durante l'evento sono stati presentati in particolare due formulati a base di dodina (Syllit) e Selecta Disperss, a base di rame.
"La dodina - ha detto Gianluca Vandini del Settore Ricerca e Sviluppo di Upl Italia presentando Syllit - è uno dei più antichi fungicidi. È anche un battericida. Agisce per contatto, penetra al di sotto delle cuticole e lì agisce. Mina l'integrità strutturale della membrana cellulare e così la membrana collassa. In sintesi, cosa succede? La disgregazione della membrana porta alla distruzione delle spore del fungo, evita quindi l'invasione dell'organismo ospite. È una molecola da usare in maniera preventiva".
Da prove effettuate da Upl è risultato che Syllit resiste al dilavamento e la sua efficacia è provata anche a temperature relativamente basse: "All'abbassarsi delle temperature l'efficacia non decresce. Dimostra un'ottima efficacia già tra gli 8 e i 12 gradi", ha specificato ancora Gianluca Vandini.
Relazionando su prove di semicampo effettuate nel 2020 e 2021, relative a una serie di molecole da impiegare contro la maculatura bruna del pero, Riccardo Bugiani, del Servizio Fitosanitario della Regione Emilia Romagna ha concluso: "La dodina rientra sicuramente fra le molecole efficaci in difesa alla stessa stregua di altri principi attivi usati in strategia. È una molecola delicata, sarebbe quindi meglio impiegarla in miscela con un partner a diverso meccanismo d'azione ed alternarla ad altri principi attivi, sempre con diverso meccanismo d'azione".
L'altro prodotto di cui si è parlato a FuturPera è Selecta Disperss, formulato a base di rame da solfato tribasico ad alta selettività ed efficacia che, grazie alla tecnologia Disperss ha rapidità di dispersione ed eccellente sospensione, a garanzia di un'omogenea distribuzione sulla vegetazione: "Anche in condizioni di alta acidità come si verifica con l'abbassamento delle temperature, cede il rame in maniera lenta e costante nel tempo", ha specificato ancora Gianluca Vandini di Upl Italia.
A mettere alla prova Selecta, durante le annate 2020 e 2021, è stato il Centro di Saggio dei Consorzi Agrari d'Italia: "La prova - ha detto Claudio Cristiani, responsabile del Settore Ricerca e Sviluppo di Cai - aveva lo scopo di verificare questo prodotto nell'ultima epoca di trattamenti, fra fine luglio e fine agosto. Lo abbiamo verificato da solo e in miscela con Thiopron (fungicida a base di zolfo, resistente al dilavamento). I risultati hanno dimostrato che Selecta Disperss, utilizzato negli ultimi quattro interventi prima della raccolta di Abate, ha un'attività buona nel contenimento della maculatura bruna del pero. L'aggiunta di piccole dosi di Thiopron (1 litro, 2 litri al massimo a ettaro) ha migliorato ancora l'attività nei confronti di Stemphylium, in particolare se la stagione è piovosa. Thiopron ha infatti un potere di adesività ai tessuti della pera notevole".
Il Centro di Saggio Cai ha provato anche Syllit 544 SC (dodina): "Nel 2020 abbiamo operato nella zona di Copparo, un frutteto che nel 2019 ha avuto un danno vicino al 100%. È una zona a pressione elevata del patogeno - ha detto ancora Cristiani - abbiamo messo alla prova Syllit 544 SC in condizioni molto difficili, anche abbinato a Malvin 80 WG, a base di captano. La dodina ha dimostrato risultati molto buoni nel contenimento della maculatura bruna sui frutti, sia rispetto al testimone assoluto, sia rispetto al testimone relativo. Ancora meglio sono i risultati se Syllit viene abbinato al captano".
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Fonte: Agronotizie