Il progetto punta a individuare le migliori strategie per la valorizzazione di diverse tipologie di frumento, a seconda della destinazione d’uso: duro, tenero di forza, panificabile e biscottiero.
Caratteristica dei ‘Percorsi di Eccellenza’ è il fatto di coinvolgere tutta la filiera, dal seme, con diverse società sementiere partner del progetto, fino al prodotto trasformato, in partnership con un molino e un pastificio. Alle varietà di frumento selezionate dalle ditte sementiere sono stati applicati programmi di difesa e concimazione mirati.
Il risultato è stato analizzato, dal punto di vista industriale, valutando resa delle farine, delle semole, del tenore proteico e dei principali parametri qualitativi, da molini e pastifici.
“Il progetto è ambizioso – ha detto Simone Cerutti, crop manager cereali e orticole di BASF – e c’era bisogno di grande expertise. Non è un percorso perfetto fin dall’inizio, le variabili da tenere presente sono tante e quindi è in continua evoluzione”.
Nel 2018 sono state messe alla prova 36 varietà diverse, 9 per ogni destinazione d’uso. Diverse le novità introdotte sulla base dei risultati del 2017, un’annata contrassegnata da grande siccità con precipitazioni temporalesche nel mese di giugno. Se i risultati 2017 delle prove fatte su grano duro sono stati più che soddisfacenti, dal punto di vista qualitativo e quantitativo, lo stesso può dirsi per il frumento tenero di forza e il frumento tenero panificabile, mentre per il frumento tenero biscottiero, i tecnici BASF hanno ritenuto fosse necessario modificare la strategia per il 2018. Nel 2017 infatti, le condizioni climatiche avverse, avevano portato a un risultato migliorabile: la produzione media si era fermata a 70 quintali a ettaro con un contenuto proteico eccessivo, considerata la destinazione d’uso.
“Nel 2018 abbiamo modificato la difesa, nella fase BBCH 39 bandiera, è stato quindi applicato Priaxor su tutte le varietà, anche sui frumenti teneri biscottieri, per accompagnare lo sviluppo ottimale delle varietà”, ha spiegato Stefano Tarlazzi, technical crop manager cerali di BASF.
Priaxor è la novità BASF appena introdotta per le principali malattie fogliari dei cereali a paglia. Si compone di due principi attivi: Xemium (fluxapyroxad) e F500 (pyraclostrobin). I vantaggi chiave del fugicida, secondo BASF sono: elevata e persistente efficacia, resistenza al dilavamento, eccellente ritenzione sulla pianta ed effetti fisiologici positivi.
Tarlazzi ha poi continuato: “Io mi aspetto quest’anno un’elevata performance del Priaxor, una qualità quindi migliore e una produzione migliore per i biscottieri. Molto dipenderà anche dalle condizioni meteo, siamo soggetti in questo periodo a piogge che possono avere un’influenza sullo sviluppo di patologie come le ruggini brune”.