Scienza e innovazione nel diserbo dei cereali, in un solo prodotto.
Un obiettivo che accomuna ogni player del settore fitosanitario moderno. Per giungere al mercato con una sostanza attiva si deve però partire da oltre 200 mila candidati, selezionando poi l'unico davvero meritevole di essere proposto per la registrazione.

L'asticella è peraltro sempre più alta in termini di ambiente e tossicologia, rendendo sempre più difficile proporre nuove molecole al settore. Un'impresa nella quale solo le società più strutturate in termini di ricerca possono riuscire.

Fra queste Dow AgroSciences, la quale vanta una lunga esperienza nei diserbi dei cereali a paglia. Una pratica alquanto variabile da zona a zona, di anno in anno. La complessità della flora infestante, a sua volta variabile da areale ad areale, non permette di liquidare la faccenda con una ricetta universale. Per lo meno, non in modo completo e soddisfacente. Per tali ragioni è importante contare su prodotti specialistici che offrano risultati affidabili e completi sui propri target malerbologici.

Nel panorama fitosanitario attuale sta per inserirsi una nuova molecola ad azione erbicida, ovvero Arylex Active, marchio registrato appunto da Dow AgroSciences. Al momento in attesa di autorizzazione ministeriale, la sostanza attiva è il primo membro della famiglia chimica degli arilpicolinati, una nuova classe chimica strutturale classificata nel gruppo O di HRAC, grazie a un meccanismo d'azione in grado di offrire al contempo sicurezza, efficacia e flessibilità di impiego.

Già introdotto con successo in diversi Paesi europei come Regno Unito, Danimarca e Francia, la nuova sostanza attiva ha apportato grandi novità quanto a controllo delle infestanti dicotiledoni. Dopo l'assorbimento attraverso foglie e radici, infatti, nelle specie sensibili ArylexActive viene attivato dal metabolismo stesso della pianta, venendo poi traslocato lungo il sistema vascolare fino ai siti di crescita apicali, ove agisce alterando l'attività degli ormoni legati all'accrescimento tissutale legandosi a specifici recettori auxinici nel nucleo della cellula (sito d'azione AFB5), fatto che lo rende quindi differente dagli altri erbicidi auxinici attualmente disponibili.

Ciò lo rende attivo anche su biotipi di infestanti divenuti nel tempo resistenti ad altre auxine di sintesi, come per esempio clopiralid e 2,4-D, rispetto alle quali fornisce una elevata efficacia anche in condizioni climatiche non ottimali. I sintomi si manifestano nell'arco di poche ore, sviluppandosi in progressione fino ad alcuni giorni fino alla completa devitalizzazione delle specie sensibili.

Malerbe dicotiledoni controllate da Arylex di Dow AgroScience
Le malerbe contrassegnate da un asterisco appartengono a popolazioni divenute resistenti agli Als inibitori
 

Come si comporta nella coltura

Nei cereali Arylex Active subisce un lento processo di de-metilazione formando un composto inattivo chiamato idrossifenil-halauxifen. Onde evitare un accumulo che risulti fitotossico per la coltura, come pure foriero di un eccesso di residui nella paglia, tale processo viene accelerato grazie all'aggiunta di un antidoto, il cloquintocet-mexyl in rapporto 1:1 con la sostanza attiva.
 

Efficacia sulle principali infestanti

Con una dose bassissima per ettaro (5-6 g/ha di sostanza attiva) halauxifen-metile presenta un ampio spettro d'efficacia sulle principali infestanti dicotiledoni, soprattutto quelle difficili nonché i biotipi resistenti agli ALS e al 2,4-D.

Dai dati sperimentali spicca in special modo l'azione su papavero, Attaccamani (Galium), Fumaria, Geranio, Stellaria, Chenopodio, Falsa ortica, Amaranto, Fiordaliso e Vicia, sulle quali Arylex Active risulta altamente efficace anche a fronte di condizioni ambientali particolarmente difficili, come quelle che si verificano in presenza di alte e basse temperature, ma anche di elevata umidita o, al contrario, di siccità, assicurando al contempo un'elevata selettività per le colture sulle quali sarà registrato, ovvero frumento tenero, duro, orzo, triticale, farro, avena autunnale e segale.
 

Destino ambientale dopo l'uso

Arylex Active è caratterizzato da una rapida degradazione nell'acqua, nel suolo e nei tessuti delle piante, mostrando al contempo un profilo eco-tossicologico favorevole e un buon profilo residuale, caratterizzandosi parimenti per l'eccellente miscibilità con i principali erbicidi disponibili sul mercato. Inoltre, può essere utilizzato in sicurezza sulle colture registrate senza porre problematiche di sorta alle colture in successione.

Circa i formulati commerciali, ovviamente, saranno possibili opportuni approfondimenti solo a registrazione avvenuta.