'Prospettive del rame nella difesa delle colture - Esperienze in Emilia-Romagna' è il titolo del convegno che si svolgerà martedì 8 febbraio a Bologna, nell'aula magna della Facoltà di Agraria (viale G. Fanin, 46).
Nonostante la concorrenza dei prodotti di sintesi da oltre mezzo secolo, il rame ha conservato un ruolo importante nella difesa delle piante; da anni è tornato in primo piano, da un lato per il crescente interesse verso l'agricoltura biologica, dall'altro per la problematiche della sua persistenza nel terreno che hanno portato, tra l'altro, alle note limitazioni d'uso nella produzione biologica.
Il conseguente impegno dell'industria agrochimica a ottimizzare i processi di produzione e formulazione al fine di rendere possibili diminuzioni nelle dosi d'impiego, tradizionalmente improntate a criteri largamente cautelativi, ha portato all'introduzione di una gamma sempre più ampia di nuovi formulati, creando un diffuso interesse verso le molteplici proposte tecniche e commerciali.
Ciò ha stimolato in Italia, a diversi livelli pubblici e privati, l'interesse ad approfondire le conoscenze sulla recente evoluzione tecnica del rame come mezzo di difesa; anche la Regione Emilia-Romagna ha voluto dare il suo contributo, sostenendo un progetto pluriennale di attività sperimentali al riguardo.
Il convegno, organizzato da Crpv, Prober e Regione Emilia-Romagna, ha lo scopo di analizzare e discutere i risultati emersi da tali attività, condotte da parte di vari enti e istituzioni operanti nell'ambito del sistema di sperimentazione finalizzata all'orientamento e all'assistenza tecnica alle coltivazione. Il convegno è patrocinato da Dipartimento di protezione e valorizzazione agro-alimentare dell'Università di Bologna, Apofruit, Consorzio fitosanitario provinciale di Modena, Cooperativa Terremerse, Consorzio agrario di Ravenna e Astra - Innovazione e sviluppo.
Per il programma completo scarica il volantino del convegno (in pdf) cliccando qui.
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