Il bando, attivato sull'intervento 10.2.1 del Psr, ha l'obiettivo di sostenere progetti di recupero, conservazione e caratterizzazione delle varietà vegetali autoctone d'interesse agrario e per farlo mette a disposizione uno stanziamento di 500mila euro.
Al bando possono partecipare come beneficiari enti pubblici e privati sia di ricerca che non che si occupano di tutela della biodiversità agraria.
Possono partecipare anche gruppi di enti e imprese, aggregate in una associazione temporanea di scopo (Ats) che in caso di assegnazione delle risorse dovrà essere costituita entro 60 giorni dalla comunicazione dell'ottenimento del finanziamento.
Possono essere presentati progetti di due tipi:
- azioni di accompagnamento, che riguardano attività di consulenza e di comunicazione;
- azioni mirate che promuovono la conservazione in situ, la caratterizzazione, la raccolta e l'utilizzo delle risorse genetiche.
Le azioni mirate devono portare avanti un lavoro per caratterizzare le varietà da un punto di vista morfologico o agronomico, o nutrizionale o genetico-molecolare e devono essere fatte su uno dei seguenti gruppi di piante autoctone dell'Abruzzo:
- cereali antichi;
- fruttiferi;
- orticole e leguminose;
- vitigni autoctoni.
In ogni caso ogni beneficiario può fare tre domande diverse per tre progetti diversi su tre gruppi di piante diversi.
Il bando prevede un contributo del 100% delle spese ammissibili sostenute per il progetto e fissa il contributo massimo a:
- 10mila euro per le azioni di accompagnamento;
- 120mila euro per le azioni mirate sui cereali;
- 100mila euro per le azioni mirate sui fruttiferi;
- 230mila euro per le azioni mirate sulle ortive e le leguminose;
- 50mila euro per le azioni mirate sui vitigni.
Per maggiori informazioni e dettagli si rimanda alla pagina ufficiale e al testo completo del bando.