Nelle giornate di Giovedì e Venerdì 6-7 Marzo 2008, presso il Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio si è svolto il VI Convegno Nazionale sulla Peschicoltura Meridionale. Il  convegno è stato organizzato dall'Università degli studi di Napoli Federico II, nella persona del Prof. Claudio Di Vaio, e dal Cra, Unità di ricerca per la frutticoltura di Caserta, nella persona del Dott. Carmine Damiano, con il patrocinio della Soi, Società Ortofrutticola Italiana.

Le principali istituzioni che si occupano di sperimentazione e ricerca applicata al pesco hanno presentato un contributo tecnico-scientifico in 76 lavori: 36 relazioni e 40 poster. Gli argomenti dibattuti hanno riguardato gli aspetti economici e di valorizzazione del prodotto, l'evoluzione varietale e la scelta dei portinnesti, le tipologie d'impianto e le forme d'allevamento, la tecnica colturale, la protezione e difesa dai parassiti e patogeni e gli aspetti qualitativi e del post raccolta dei frutti.

'L'evento - afferma Claudio Di Vaio - è riuscito per diversi aspetti, ma soprattutto perché ha permesso di dibattere e mettere a fuoco le principali tematiche della filiera del pesco, grazie al contributo di numerosi esperti del settore.'

Nei due giorni di svolgimento, il convegno ha attirato più di 300 partecipanti provenienti da tutte le regioni d'Italia ed ha avuto il sostegno di numerose istituzioni locali, come la Regione Campania, la Provincia di Caserta, il Comune e la Camera di commercio, industria, artigianato ed agricoltura di Caserta, oltre al finanziamento di numerosi sponsor privati (BASF, Bayer CropScience, Cifo, Compo Agricoltura)

 

Le relazioni

Nel corso di questa e delle prossime settimane riporteremo alcune delle relazioni presentate nell'ambito del convegno.

Carlo Fideghelli ha tracciato un'analisi della recente evoluzione varietale della peschicoltura internazionale.

Un focus sull'innovazione delle tecniche di moltiplicazione del materiale vivaistico in Basilicata è stato delineato dalla relazione proposta da P. D. Grieco del Centro Ricerche Metapontum Agrobios, V. Vitelli del Consorzio Vivaisti Lucani (Covil), C. Mennone dell'Azienda sperimentale dimostrativa "Pantanello" e Vincenzo Castoro dell'Ufficio Fitosanitario Regione Basilicata) una relazione dal titolo. La relazione è stata incentrata sulle tecniche innovative applicate nei vivai frutticoli della Basilicata, derivanti delle sinergie prodotte dalla collaborazione tra vivaisti, centri di ricerca e di sperimentazione, laboratorio di diagnosi, organismo controllore e Istituzione Regionale. L'attuale tendenza delle aziende vivaistiche lucane è di applicare nuove tecniche di moltiplicazione che consentano di abbattere i costi di produzione attraverso la riduzione del ciclo produttivo e la produzione di piante in ambiente protetto e fuoriterra. Ciò non significa, tuttavia, rinunciare alla qualità del materiale vivaistico che può essere ottenuta solo partendo da gemme, marze, semi e portinnesti controllati dalla fonte. Di notevole importanza, lungo la filiera vivaistica, risultano pertanto i controlli sulle piante madri che devono essere eseguiti con metodiche rapide, attendibili ed economicamente accessibili. 

Il tema degli allergeni è stato approfondito da Lucia Farina, con un'analisi comparativa del quadro proteico, identificazione e quantificazione di allergeni in cultivar di pesco.

 

La redazione di Agronotizie ringrazia il Dott. Carmine Damiano ed il Prof. Claudio Di Vaio per la collaborazione

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