Il progetto, approvato da Regione Lombardia Psr 2014-2020 nell’ambito dell’operazione 16.2.01, vede come partner sei aziende agricole biologiche e un'industria agroalimentare (riseria), sotto la supervisione scientifica del dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari (Disafa) dell’Università di Torino.
Esso si propone di introdurre e diffondere anche in Italia, in particolare tra le aziende biologiche, la tecnica del trapianto meccanico su terreno saturo in uso in altri paesi come India, Cina e Giappone, adattandola alla specifica realtà della risicoltura lombarda e integrandola con ulteriori innovative soluzioni.
Il campo sperimentale presso la Cascina Languria è inoltre inserito nella rete di attività dimostrative e sperimentali coordinate a livello nazionale dal Cra-Ris Unità di ricerca per la risicoltura (Vercelli) nell’ambito del progetto 'Riso Biosystems' finanziato dal Mipaaf.
La finalità della tecnica è di combinare la maggiore rapidità di sviluppo delle piantine trapiantate rispetto alle infestanti con la possibilità di utilizzare una sarchiatrice meccanica atta ad operare su terreno saturo, grazie all’impianto a file distanziate di 30 cm.
Ciò rappresenta una radicale innovazione per le aziende agricole biologiche che potranno disporre di una tecnica di gran lunga più efficace di quelle attualmente adottate per controllare le malerbe, che rappresentano da sempre l’elemento di maggiore criticità per la coltivazione del riso.
La tecnica è in fase di sperimentazione avanzata e nella campagna è stata attuata su circa 110 ettari coinvolgendo 33 aziende.
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