Con la partecipazione di Barilla, Peroni e del Mipaaf, il progetto mira a creare la più grande piattaforma italiana di Open Innovation dedicata all’agricoltura per la gestione dei flussi di dati da e verso i mezzi agricoli in maniera sicura, confidenziale e allo stesso tempo aperta alle applicazioni di terze parti: consigli agronomici, allerte meteo, evoluzione dei prezzi del mercato.
Agricoltura da connettere
Tra i protagonisti della giornata, Michele Pisante, del coordinamento del gruppo di lavoro Agricoltura di precisione del Mipaaf, ha spiegato come solo il 4 per cento delle aziende agricole italiane sia informatizzata, mentre le aziende che navigano sul web sono l'1,2 per cento e l'età media degli agricoltori è compresa tra 55 e 59 anni."Non parliamo quindi di nativi digitali - ha spiegato - e per questo diventa un fattore determinante la collaborazione con i professionisti per valorizzare al massimo le potenzialità del precision farming".
Linee guida per il precision farming e l'economia digitale
Partendo dai dati riportati da Pisante, nel 2015 per volere del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina è stato istituito un gruppo di lavoro che, in stretto raccordo con il programma Industria 4.0 del ministero dello Sviluppo economico, redigerà nel breve periodo linee guida per la diffusione e lo sviluppo in Italia dell’agricoltura di precisione."Oltre a prestare attenzione ai vantaggi economici, climatici e ambientali - ha detto l'esperto - il documento include un elenco di interventi e raccomandazioni che fanno leva sulle risorse disponibili soprattutto nei Psr, che per 13 regioni prevedono strategie di intervento volte ad aprire ampi spazi di attuazione e diffusione dell'agricoltura di precisione".
"Tra i risultati ottenuti dallo studio di lavoro - ha aggiunto - va sottolineata la grande risposta avuta dai settori della viticoltura, dove forte è la necessità di ridurre l'utilizzo di agenti chimici, ma anche della cerealicoltura e del sistema risicolo, dove l'attenzione alla tutela ambientale è superiore alla media nazionale e sono molti i giovani agricoltori che hanno subito approcciato alle nuove tecnologie".
In Italia l'economia digitale incide per il 18 per cento del Pil contro il 33 per cento degli Stati Uniti ed il 31 per cento del Regno Unito (Fonte dati: rapporto "Digital Distruption: the Growth Multiplier" diffuso da Accenture al World economic forum nel 2016). Nello specifico, per quanto riguarda l'agricoltura, l'economia digitale incide per il 2,2 per cento e si sale al 5 nel settore costruzioni.
"Un allineamento - ha spiegato Pisante - risulta fondamentale. Il passaggio al digitale applicato all'agricoltura di precisione è una frontiera che deve essere abbattuta rapidamente e proprio queste attività sono al centro di un progetto nazionale e sono presenti nel piano industria 4.0. Necessaria, infine, è un'evoluzione per quanto riguarda la formazione degli operatori".
Piattaforme Open e condivisione
Per New Holland è intervenuto Antonio Marzia, head of connected services CNH Industrial, che ha sottolineato l’importanza di una gestione aperta e condivisa dell’innovazione nell’agroalimentare.In questo senso, la piattaforma di Open Innovation di NH rappresenta l’ambiente ideale in cui convogliare e sviluppare progetti innovativi, in particolare per quanto riguarda l’agricoltura di precisione.
Al termine della gionata è stata ufficialmente lanciata la sfida per arrivare alla realizzazione dei progetti più innovativi e rilevanti; anche alla luce del recente annuncio del fondo di venture capital da 100 milioni di euro dedicato alle startup di GrowITup, che ha già suscitato l’interesse di soggetti quali Fondazione Cariplo, Intesa Sanpaolo e Fondo Italiano d’Investimento.