Doveva entrare in vigore il 22 marzo scorso ma slitta al 31 dicembre 2015, per effetto dell'ennesimo colpo di spugna operato, questa volta, dall'articolo 8 del Decreto Milleproroghe 192 del 31 dicembre 2014, convertito con modificazioni dalla legge numero 11 del 27 febbraio 2015 - testo in vigore dal 26 marzo 

Protagonista è l'abilitazione all'uso delle macchine agricole, più semplicemente ed erroneamente nota come "patentino", necessaria per quanti, operatori professionali o occasionali, utilizzino macchine agricole afferenti alle categorie: piattaforme di lavoro mobili elevabili, comprese quelle semoventi di raccolta frutta, carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo o muletti, a braccio telescopico, industriali semoventi, carrelli, sollevatori, elevatori semoventi telescopici rotativi, trattori agricoli e trattori forestali.

Al fine del suo conseguimento, la legislazione impone un corso di formazione la cui durata è variabile in funzione dell’esperienza acquisita dal soggetto richiedente.

Agli operatori con esperienza almeno biennale viene richiesto un corso di aggiornamento di 4 ore entro 12 marzo 2017, mentre, gli operatori senza pregressa esperienza, dovranno seguire un corso di 8 ore entro il 31 dicembre 2015.

Di rinvio in rinvio ci si tiene compagnia
La proroga del "patentino" non è l'unica. Stessa sorte è toccata alla revisione delle macchine agricole la cui operatività è rimbalzata al 31 dicembre 2015, con applicazione graduale in ordine di vetustà, per le macchine agricole immatricolate prima del gennaio 2009.
Il termine per la pubblicazione dei decreti attuativi è fissato al 30 giugno 2015 - leggi l'articolo di approfondimento.