Israeliani al medesimo tavolo con Irakeni e Libici. Statunitensi con Russi e Cinesi. Greci con Turchi. L'Onu non c'entra: non è un tavolo politico per discutere di pace, bensì un tavolo tecnico su cui progettare scenari futuri che siano sostenibili nel mondo dell'agricoltura.
Pianificato su sette giorni d'incontri, dal cinque al dodici giugno, l’evento Nardi “Professional Implements” si è articolato in due sessioni che hanno visto i convenuti dapprima ospiti al Ministero dell'Agricoltura, e poi attenti visitatori dello stabilimento Nardi di Selci Lama (PG) e della tenuta di Casale del Bosco, a Montalcino, dove si sono effettuate le dimostrazioni in pieno campo. L’obiettivo principale dell’evento era coinvolgere in modo diretto i maggiori distributori internazionali del Gruppo Nardi, presentando l'azienda nella propria interezza e offrire un contatto diretto con le proprie attrezzature di nuova concezione, spiegate in campo dai tecnici e agronomi Nardi.

 

 

Emilia Nardi nella sessione introduttiva dell'evento

 

Nardi: una leadership internazionale
Carpenteria pesante e leggera, atte a produrre attrezzature all'avanguardia sia per la lavorazione del suolo, sia per la semina. Questa è in sintesi l'essenza di Nardi, la quale agli stabilimenti italiani di Todi (carpenteria leggera) e Selci Lama (carpenteria pesante), ha aggiunto gli stabilimenti di Ivema (Venezuela), Renagro (Messico) e Ningbò Nardo (Cina). Quest'ultimo si è da poco aggiunto al comparto produttivo del gruppo umbro, al fine di produrre in loco attrezzature che possano essere competitive per qualità e prezzi sul mercato cinese e in generale nel Far East.
Al fatturato di Nardi, l'Italia contribuisce in ragione del 55%, mentre all'estero spetta il rimanente 45%. Le differenti gamme di aratri coprono il 40% del fatturato. Sono seguite dagli erpici col 25%, dalle zappatrici rotative col 20% e le seminatrici col 15%. Numerosi i brevetti di Nardi, prima azienda in Italia a commercializzare aratri reversibili già agli inizi del secolo scorso. Tra i più recenti spicca l'aratro concepito per la preservazione dei suoli, ideale soprattutto nei Paesi soggetti a siccità e desertificazione. Paesi i quali non sono, come si potrebbe pensare, solo quelli afflitti da caldo torrido, bensì anche quelli caratterizzati da climi rigidi, come alcune aree della Mongolia o della Cina.

L'evento Nardi “Professional Implements Day”
Quasi settanta i partecipanti dai Paesi esteri, ai quali si sono aggiunti altrettanti ospiti italiani. Quanto mai eterogenea, quindi, la presenza internazionale, con una forte rappresentanza africana (Tunisia, Marocco, Egitto, Libia, Etiopia, Eritrea e Sud Africa). Oltre all'unico Paese europeo, la Grecia, contributi importanti in area mediterranea sono venuti da Turchia, Libano e Israele. Dal Medio Oriente sono giunte invece le delegazioni di Iraq e Yemen, dalle Americhe il Messico, il Cile e gli Stati Uniti. Non sono mancati nemmeno i visitatori dal Far East (India e Cina) e dall'ex-blocco dell'Est (Bulgaria e Russia). Alcune personalità di spicco hanno ulteriormente elevato il tenore dell'evento, quali il ministro dell'agricoltura irakeno, Sarbaz A.H. Hamed, e i capofila della nutrita delegazione cinese Ma Jungui (supervisore del dipartimento di meccanizzazione e tecnologia agricola) e Aligedai Jiakulin (supervisore del dipartimento di meccanizzazione agricola della regione dello Xinjiang).
Molte le novità condivise durante l'incontro, tra le quali spicca soprattutto il processo di ammodernamento e di razionalizzazione dello stabilimento di Selci Lama, nel quale è giunto recentemente anche un moderno apparato per il taglio al plasma.
Partner di Nardi per la sessione toscana dell'evento è stata Syngenta Crop Protection, presente a Montalcino al fine di lanciare il proprio "Progetto Pollinator", ideato per la preservazione della biodiversità nell'agrosistema e delle popolazioni di impollinatori naturali. Roberto Baggio, direttore commerciale di Syngenta Crop protection, ha descritto le prove di campo messe in opera nella Regione Umbria e ha manifestato la propria piena soddisfazione per i risultati ottenuti nelle aziende che abbiano seguito i suggerimenti tecnici alla base del progetto stesso.

 

Il contivatore a denti flessibili 7 MV/2 + ASD

 

I "Professional Implements" alla prova del campo

Per la parte più operativa, sono state approfondite invece le peculiarità delle nuove soluzioni tecniche Nardi per le lavorazioni e per la semina, le quali sono stati fatte operare in campo alternando nella dimostrazione numerosi e differenti modelli.
Tra gli aratri si evidenziano i reversibili a quattro corpi regolabili meccanicamente, con il modello NX 10E/Z4T-EL5 e Mec 101/Z4T-EL5. Seguiti dal modello NX 33/140/4-CN6, reversibile, anch'esso a quattro corpi regolabile idraulicamente. I primi sono idonei per lavorazioni comprese tra i 20 e i 30 cm, mentre quest'ultimo è utilizzabile per lavorazioni più profonde, fino a 40 cm. Una nota a parte merita un vero e proprio "incrociatore" dei campi: il modello Atlas-R 8V – 5T/3TC – CN7, che di corpi ne porta al lavoro ben otto, protetti da un efficiente sistema pneumatico di assorbimento urti.
A seguire, sono stati messi all'opera macchinari come il Fast modello F300SI + DSH/RF, un coltivatore combinato dotato di sette ancore e un doppio livello di dischi per la rifinitura e l'affinamento del terreno. Con il Fast si possono operare preparazioni del suolo fino a 45 cm di profondità. Per le grandi estensioni, Nardi propone invece un erpice a dischi trainato di tipo "Tandem", il modello 52 HF 230. Con i suoi 52 dischi, e i suoi sei metri di fronte operativo, questo erpice richiede alte potenze, superiori ai 220 hp.
Tra le seminatrici combinate (semina-preparazione) si evidenzia la pneumatica Kultidora 400/I 29, la quale con la propria struttura solida, e i propri 29 elementi seminanti, copre fino a 4 metri di larghezza operativa. Per la semina a file Nardi ha recentemente innovato la gamma con il modello Regina RS 300 19. Leggera e maneggevole, consta di 19 elementi di semina e un fronte operativo di 3 metri. Vera ammiraglia del comparto semina monogerme è la Starsem VK 300/8DT: seminatrice pneumatica di precisione, consta di microgranulatore e di regolazione idraulica dell'interfila, la quale spazia con sette possibili regolazioni tra i 45 e i 75 cm.
Ma lavorare il terreno non è prerogativa solo della grandi estensioni: per i vigneti Nardi schiera due differenti tipi di macchinari. Il primo, modello 7 MV/2 + ASD, è un coltivatore a denti flessibili dotato sul lato destro di una lama per le lavorazioni di pulizia nel sottofila. In tal modo si possono eseguire due differenti lavorazioni con una sola passata. Il secondo è un erpice rotativo, modello ZH/B165V, il cui movimento è regolabile idraulicamente.