Nervi d'acciaio. Le lauree conseguite alla Bocconi o i master maturati ad Harvard a poco servono in momenti come questi se non si abbinano alla capacità di mantenere la calma e ragionare sul concreto. Tutti i mass media del Mondo stanno in effetti pompando la crisi economica in maniera pesante, forse anche più di quanto non lo sia. Col risultato che oltre ad angosciare i consumatori si angoscia anche chi continua a fare il proprio business. Nessuno contesta che la situazione sia difficile, intendiamoci, ma è lecito il dubbio che lo sia meno di quanto la si dipinge e che qualcuno abbia tutto l'interesse a far vedere il futuro più nero di quello che in effetti è. Vuoi per accaparrarsi finanziamenti statali che altrimenti non arriverebbero, vuoi per disfarsi di impianti obsoleti e poter mettere alla porta maestranze che non hanno più ragione di essere avendo 'delocalizzato' il grosso della produzione.

La dimostrazione che non tutto stia crollando la dà proprio il mercato trattori, leggermente in positivo in Italia e quasi entusiasmante nell'andamento per quanto riguarda l'export, al punto che anche chi in Italia sta perdendo qualche vendita sostiene di non essere preoccupato più di tanto in quanto le catene di montaggio sono comunque sature.

Dichiarazioni, quelle relative all'export, che non possono essere suffragate da prove concrete ovviamente, a differenza delle immatricolazioni nazionali che invece sono basate su dati concreti. Quelli che ogni mese Macchine Trattori pubblica regolarmente e che per il periodo gennaio-novembre 2008 parlano di un incremento leggermente superiore al due per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questi va però ricordato che fu un anno decisamente negativo per il settore e quindi il 'più due attuale' sta solo recuperando qualche perdita.

Per meglio interpretare il momento é quindi d'obbligo una visione globale di tutti gli andamenti delle immatricolazioni, ivi compresi quelli di settore che sono riportati nelle pagine in allegato.

Come si può notare il 2008 ha visto un accentuato incremento delle immatricolazioni dei trattori standard e dei cingolati che, a fine novembre, coprivano un 14 per cento circa del mercato. A fare la parte del leone in tale settore New Holland che, di fatto, ha letteralmente cannibalizzato la concorrenza facendo suo l'intero ammontare della crescita. Molto più equilibrata la situazione fra i trattori standard che vedono il proprio incremento spalmato su quasi tutti i marchi. Crescono bene in particolare John Deere, leader di settore e Case Ih che supera i cugini/concorrenti di New Holland. Buone anche le performance di Fendt e Claas, mentre soffrono il Gruppo Argo e il Gruppo Same Deutz-Fahr, in flessione entrambi di 115 macchine. In flessione generale anche i trattori specializzati, situazione che ovviamente va a punire i marchi italiani. (...) 

 

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Tratto da Macchine Trattori - dicembre 2008

in collaborazione con Orsa Maggiore Edizioni

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