L'incendio che la sera del 15 giugno ha devastato l'impianto di raccolta e di trattamento dei rifiuti di Malagrotta, a Roma, ha avuto ripercussioni anche sull'agricoltura della zona, oltre che per l'ambiente e la cittadinanza in generale.

 

Sono ancora in corso le indagini per capire se l'incendio sia stato doloso e accidentale, ma la nube che si è alzata ha coperto una vasta area intorno all'impianto, interessando campagne e zone residenziali.

 

L'incendio avrà una serie di conseguenze sui costi e sulla gestione dei rifiuti della capitale, con un impatto ambientale diretto e indiretto ancora da valutare.

 

E un importante danno economico immediato si è avuto anche sull'agricoltura della zona.

 

Già subito dopo l'incendio tutto il latte e l'ortofrutta prodotti nelle 48 successive sono stati buttati per il rischio di contaminazione, in particolare da diossina.

 

In più le ordinanze del comune hanno deciso il divieto di consumo degli alimenti di origine animale e vegetale prodotti nell'area interessata.

 

Inoltre è stato stabilito il divieto anche di pascolo e razzolamento degli animali da cortile e il divieto di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali che sono stati raccolti nell'area individuata, come ha ricordato Coldiretti Lazio.

 

Ordinanze che ora sono rientrate, revocando i divieti che hanno interessato le aziende agricole presenti in un raggio di 6 chilometri intorno all'impianto andato.

 

Secondo le ultime analisi pubblicate dall'Arpa Lazio il 24 giugno, i valori di diossina sono nella norma per quanto riguarda la qualità dell'aria.

 

Per le analisi è stato coinvolto sin da subito anche l'Izs Lazio Toscana, per valutare la sicurezza alimentare delle produzioni agricole della zona.

 

Ma anche se l'allarme è rientrato restano i danni ambientali ed economici a carico delle aziende agricole coinvolte e per questo la Coldiretti regionale ha chiesto l'attivazione di aiuti immediati agli agricoltori colpiti, già in grave difficoltà per la siccità e i rincari dei carburanti e delle materie prime.