Le sanzioni, in caso di inadempimento, vanno da 2mila euro a 15mila euro, per la mancata indicazione della sede dello stabilimento o se non è stato evidenziato quello effettivo nel caso l'impresa disponga di più stabilimenti. "Se l'operatore del settore alimentare disponga di più stabilimenti, è consentito - spiega Coldiretti - indicare tutti gli stabilimenti purché quello effettivo sia evidenziato mediante punzonatura o altro segno identificativo, mentre nel caso di prodotti non destinati al consumatore finale ma alla ristorazione collettiva (es. ristoranti, mense) o all’azienda che effettua un’altra fase di lavorazione, ci si può limitare a indicare la sede dello stabilimento solo sui documenti commerciali di accompagnamento".
Coldiretti inoltre richiede che insieme allo stabilimento di lavorazione sia al più presto prevista l’indicazione obbligatoria in etichetta per tutti gli alimenti anche dell’origine degli ingredienti: "di gran lunga considerato l’elemento determinate per le scelte di acquisto dal 96% dei consumatori". Una battaglia per la trasparenza condotta dalla Coldiretti che ha portato molti risultati anche se – continua la Coldiretti – oltre 1/4 della spesa degli italiani è ancora anonima con l’etichetta che non indica la provenienza degli alimenti, dai salumi ai succhi di frutta fino alla carne di coniglio.
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Fonte: Coldiretti