La campagna 2012/2013 si è chiusa con un bilancio positivo per Patfrut, la cooperativa ortofrutticola di Monestirolo di Ferrara aderente alle Organizzazioni di produttori Apo Conerpo e Asso.Pa., a Conserve Italia, Confcooperative e Legacoop: è quanto emerso dall’Assemblea annuale. “Il fatturato – ha sottolineato il presidente Luciano Torreggiani – è aumentato del 3% circa passando dai 60,3 milioni di euro dell’esercizio precedente agli oltre 62,2 milioni dell’ultima campagna”.

E questo nonostante la crisi economica e l’anomalo andamento meteorologico del 2012, caratterizzato da una prolungata siccità estiva durata quattro mesi, con temperature sempre abbondantemente superiori alla media che hanno causato stress alle piante, con forte riduzione della pezzatura dei frutti, e conseguente calo delle produzioni. L'inizio dell’autunno è risultato invece estremamente piovoso, con precipitazioni molto frequenti e violente che hanno provocato danni qualitativi e quantitativi alle varietà invernali di mele, quali Fuji e Pink Lady. “Malgrado questa situazione non favorevole al nostro settore – ha dichiarato il presidente Torreggiani – Patfrut è riuscita comunque a valorizzare al meglio la produzione dei propri soci, scesa da oltre 137.000 a 98.200 tonnellate con una diminuzione del 26,5% rispetto al 2011, un’annata caratterizzata da un’offerta eccezionalmente abbondante con punte del 90% di maggior produzione nelle pere. A fronte di questa riduzione di volumi produttivi, il valore del prodotto conferito nell’ultima campagna è invece aumentato del 13,7%, passando da oltre 20,8 a 23,7 milioni di euro.

Il direttore di Patfrut, Danilo Pirani ha dichiarato: “Grazie alla minor offerta e agli ottimi standard organolettici e qualitativi della produzione commercializzata dalla Patfrut la liquidazione ai soci ha raggiunto livelli più che soddisfacenti e superiori alla media registrata sul mercato, con punte di 1 euro al chilo per le pere Abate, 90 centesimi per le Conference, 80 centesimi per le mele Fuji, 30 centesimi per le patate Primura, 23 centesimi per le cipolle rosse”.

Il presidente Torreggiani ha poi sottolineato che i risultati raggiunti sono frutto di politiche rigorose basate su una attenta gestione di tutte le fasi aziendali, di un forte contenimento dei costi e oculate scelte commerciali. “La nostra Cooperativa – ha concluso il presidente – ha anche intrapreso il percorso per l’adozione di un modello di organizzazione, gestione e controllo in linea con quanto previsto dal Decreto Legislativo 231/2001. Il primo passo verso l'applicazione è stato l’adozione del Codice Etico”.