“Agli olivicoltori italiani posso assicurare che le domande di traffico di perfezionamento attivo, che consentono la temporanea importazione di oli stranieri da lavorare ed imbottigliare in Italia per riesportarli fuori dall’Ue, nel rispetto delle disposizioni comunitarie, sono e saranno esaminate con estremo rigore dalla struttura del mio dicastero”.
Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia in merito alla questione del traffico di perfezionamento attivo che consentirebbe l’importazione di olio straniero per la lavorazione in Italia.
Ad oggi a nessuna delle sette domande pervenute da inizio anno, è stato accordato il nulla osta ministeriale. Gli uffici, infatti, le hanno rigettate per carenza della documentazione atta a giustificare la particolare situazione di mercato che renderebbe possibile l’operazione.
“E’ indispensabile - ha concluso Zaia - difendere i consumatori e gli operatori dagli eventuali inganni, garantendo sul territorio nazionale la corretta commercializzazione degli oli di oliva. Pertanto, ho dato mandato all’ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agro-alimentari di effettuare i necessari controlli per assicurare che il prodotto etichettato come “italiano” risulti tale”.