Guardando in casa propria, le aziende non cambiano sostanzialmente le loro previsioni: il 60% si aspetta un 2009 abbastanza positivo, il 15% positivo, ma c’è anche un 25% che vede addensarsi nubi tempestose sulla propria azienda. A sostenere questo dato le previsioni sul fatturato 2009, che indicano, nel 65% delle risposte, almeno una confortante stabilità e nel 15% addirittura un fatturato in crescita, contro un 20% che lo prevede, invece, in calo. L’export continuerà a rappresentare un punto di riferimento: il 75% delle cantine si aspettano almeno di ripetere i risultati 2008.
Le 50 cantine ritengono però che il 2009 sarà un anno da monitorare con particolare attenzione: il presente, e soprattutto il futuro, rimangono incerti, ed è impensabile che il mercato del vino possa essere completamente immune dalla crisi che sta, purtroppo, colpendo tutti i livelli dell’economia mondiale. Quello che preoccupa di più gli imprenditori del vino italiano è la debolezza dei consumi, soprattutto interni (46%), al secondo posto, con la stessa percentuale (22%), i problemi valutari e la possibile perdita di competitività internazionale, e, al terzo posto, stessa percentuale (5%), la concorrenza degli altri Paesi produttori e le incognite politico-economiche.
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Fonte: WineNews