Economia, Energia ed Europa nel Mondo, sono le tre “E” che  guideranno il lavoro del neo presidente della Ue, il Ceco Mirek Topolanek. Lo ha ricordato a inizio anno nel presentare il programma di lavoro per i prossimi sei mesi, che si annunciano all’insegna del motto “Un’Europa senza barriere”.

La Repubblica Ceca è entrata a far parte del sodalizio europeo da poco più di quattro anni, ma nonostante la sua giovane esperienza comunitaria si troverà a guidarne le sorti in un momento particolarmente delicato per le numerose tensioni che attraversano il mondo. Forse è anche per questo che il programma che è stato presentato evita eccessivi dettagli, pur mettendo in evidenza le linee direttrici che ispireranno il lavoro del neo presedente. Linee che per il settore agricolo mettono al centro la discussione sugli strumenti con i quali sarà attuata la Pac (politica agricola comunitaria) e in particolare sull’efficacia delle risorse finanziarie, che devono essere finalizzate a migliorare la competitività delle aziende agricole ed evitare al contempo possibili discriminazioni.

 

Più agricoltura europea nel Mondo

Fra gli obiettivi vi è quello di rafforzare nel lungo termine la posizione delle produzioni agricole e dell'industria agroalimentare europea sui mercati mondiali. Perché le produzioni europee possono vantare, lo si ricorda anche nel documento di programma, qualità eccellenti e meritevoli dunque di ottenere sui mercati internazionali maggiore spazio. Per raggiungere questo risultato si  potrà anche mettere mano alla etichettatura dei prodotti per favorire scelte più consapevoli da parte del consumatore.

 

Rispettare le diversità

Non c’è dubbio che su questi temi la Repubblica Ceca troverà un alleato nell’agricoltura italiana. Ma occorre che anche dopo il 2013, con la conclusione della riforma Pac, tutti i produttori agricoli vengano messi nelle stesse condizioni, rispettando le peculiarità che differenziano le diverse agricolture dei paesi Ue. E anche su questo fronte viene da pensare che non mancherà il sostegno dell’Italia, troppe volte penalizzata dalle scelte di politica agricola comunitaria. Su questa lunghezza d'onda si inserisce anche il progetto annunciato dalla presidenza Ceca di rivedere procedure e metodi per delimitare le zone svantaggiate alle quali destinare politiche di sostegno mirate.

 

Regole più semplici

Un capitolo importante è anche quello della regolamentazione degli agrofarmaci. L'obiettivo, come si legge nel programma della presidenza ceca, è quello di mettere in atto regole equilibrate per l’immissione sul mercato degli agrofarmaci al fine di assicurare un alto livello di sicurezza  che vada di pari passo con l'operatività del settore sui mercati comunitari.

C'è anche un capitolo dedicato alla zootecnia, dove si intende intervenire per migliorare la protezione degli animali durante la macellazione e per semplificare le regole che presiedono questa materia. La semplificazione delle normative che affollano il panorama legislativo europeo è un altro degli obiettivi che il presidente Topolanek ha dichiarato di voler perseguire. Forse i sei mesi del suo mandato non saranno sufficienti a raggiungere questo traguardo, ma l’importante è iniziare.

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