Gli estratti vegetali contenuti nel prodotto sono infatti ricchi di zeatina, una citochinina naturale che stimola l’accestimento. Il suo effetto è coadiuvato dall’azione del fosforo, dell’azoto, degli aminoacidi e dei microelementi chelati.
Shift migliora l’efficacia di erbicidi e fungicidi con i quali viene associato, grazie agli attivatori dell’assorbimento in esso contenuti. Grazie agli aminoacidi, all’azoto e ai microelementi chelati, Shift permette alla coltura di superare rapidamente lo stress causato dall’azione collaterale dei diserbi e quindi consente di avete uniformità di crescita della coltura ed pertanto il raggiungimento di elevati standard produttivi.
Prove di Shift su soia
Shift è stato messo a punto nell’ambito del progetto Win (World Wide innovation Network) ed è stato dunque sperimentato sia in Italia che all’estero, ed oggi viene ampiamente utilizzato dagli agricoltori di molti paesi in quanto realmente va nella direzione della sostenibilità ambientale da tutti ricercata.
Shift in prove su grano tenero
Colture e obiettivi
Cereali (frumento, mais ecc)- Per incrementare l’accestimento: intervenire a febbraio inizio marzo alla dose di 2/3 lt per ettaro
- Per l’incremento produttivo e migliorare il tenore proteico: intervenire dalla fase di spigatura fino alla fine della fioritura alla dose di 2/3 lt per ettaro
Associare SHIFT al diserbo di post-emergenza per limitare lo stress causato dagli erbicidi e migliorare la resa unitaria. La dose di impiego è 1,5/2 lt per ettaro.
Colture orticole e industriali di pieno campo (pomodoro da industria, patata, melone, cocomero ecc)
In miscela con i diserbi ed esplica azione nutrizionale e di riduzione degli effetti collaterali degli erbicidi. dose di impiego 1,5 lt per ettaro.
Orticole in coltura protetta
In associazione ai fitofarmaci (in particolare quelli ad azione sistemica e citotropica): dose di impiego 100/150 ml per ettolitro.
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Fonte: Biolchim