Nella coltivazione dell'uva da tavola Calciocianamide rappresenta un autentico elemento di successo.

A contatto con il terreno umido la Calciocianamide attraversa due diverse fasi di trasformazione. Nella prima, detta di protezione, idrolizza rapidamente in cianammide e idrossido di calcio. La cianammide ottenuta svolge nel terreno un'efficace azione contro insetti, malattie fungine e giovani infestanti.

La seconda fase, detta di nutrizione, ha invece inizio quando la maggior parte della cianammide si è trasformata in azoto completamente disponibile per la coltura.

Durante la prima fase, dalla dimerizzazione di una ridotta parte di cianammide, si ottiene anche diciandiammide in grado di inibire la nitrificazione.

Tutto questo rallenta il passaggio dell'azoto dalla forma ammoniacale a quella nitrica aumentando il rendimento dell'azoto.

L'impiego di Calciocianamide garantisce quindi piante più sane perché maggiormente resistenti al mal dell'esca, con una notevole consistenza e resistenza dell'acino agli attacchi parassitari. Di più. La protezione da malattie fungine e da insetti che presentano organi svernanti nel terreno aumenta, insieme ad un'azione diserbante su infestanti fino allo stadio giovanile.

La nutrizione azotata è ideale perché favorisce una equilibrata disponibilità dell'azoto secondo le necessità delle diverse fasi fenologiche, un minor ombreggiamento dei grappoli per una non eccessiva vigoria vegetativa, un equilibrato sviluppo vegetativo con esigenze idriche della vite nel periodo estivo più ridotte, minori ritardi indesiderati della maturazione.

Infine la Calciocianamide garantisce un ottimo livello di resa e qualità perché aumenta la produzione, la colorazione della buccia è  più intensa ed uniforme con un elevato sviluppo e uniformità della bacca.
Le caratteristiche organolettiche sono favorite e la resistenza al trasporto e alla frigoconservazione risultano maggiori.

 

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