Il 7 aprile 2022 si è tenuto, presso la sede dell'Università Cattolica di Cremona, l'evento "La contaminazione puntiforme e la gestione delle acque reflue" organizzato nell'ambito del progetto Trainagro2020, il progetto cofinanziato dalla Regione Lombardia nell'ambito del Feasr - Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, che mira a rafforzare il legame tra agricoltura e ricerca.
Nel primo intervento Maura Calliera, del Centro di Ricerca Opera dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, ha illustrato come, anche se in misura differente, tutte le fasi di gestione del prodotto fitosanitario all'interno dell'azienda quali trasporto, stoccaggio, preparazione della miscela, esecuzione del trattamento e gestione dei rifiuti (come i contenitori dei prodotti fitosanitari esausti o le acque reflue contaminate) possono determinare contaminazione di tipo puntiforme.
Spesso, infatti, la routine lavorativa comporta un'eccessiva confidenza degli operatori con le attività più "pericolose" e questo può portare al manifestarsi di eventi incidentali che possono causare contaminazione dell'ambiente e dell'operatore. Si parla quindi di azioni specifiche che avvengono in aree precise di superfici limitate e circoscritte quali, ad esempio, aree ove avvengono le operazioni di preparazione delle miscele fitosanitarie (dove possono manifestarsi sversamenti e tracimazioni), di lavaggio irroratrici (che può essere effettuato in campo e in azienda ma che comunque richiedono attenzione nella gestione delle acque di risulta dei lavaggi), oppure guasti meccanici alle attrezzature per la distribuzione (causa di perdite e gocce da guarnizioni, giunti, ecc.) e drenaggi da serre.
Importanti sono anche le aree di stoccaggio e lo smaltimento contenitori, quando non sono conformi.
L'importanza della piazzola
Questi eventi possono essere mitigati o prevenuti, attraverso il rispetto di buone pratiche e/o con l'ausilio di soluzioni tecniche o strutturali. Ne è un esempio una piazzola ben progettata associata ad un sistema chiuso di raccolta delle acque contaminate, dove effettuare le operazioni di preparazione della miscela e lavaggio del materiale irrorante, quando effettuato in azienda.
Questo argomento è stato affrontato da Alessandro Vergani di Inedes srl che ha spiegato le caratteristiche tecniche delle piazzole fisse e ha presentato anche alcuni esempi di piazzole mobili presenti sul mercato.
Sistema di Trasferimento Chiuso, limitare la contaminazione puntiforme
Massimiliano Mochetti, di Braglia srl, ha introdotto un'altra forma di mitigazione di tipo tecnico: un sistema chiuso per lo svuotamento e la pulizia dei contenitori di agrofarmaci progettato per limitare la contaminazione puntiforme e salvaguardare la salute dll'operatore. Il sistema "Easy Flo" permette di travasare agrofarmaci liquidi, nella dose corretta, dal contenitore alla botte, senza rischio di contaminazione esterna. Inoltre riduce gli sprechi di prodotto e permette di lavare in maniera efficiente i contenitori vuoti, ottimizzando la gestione dei contenitori e la loro bonifica prima dello smaltimento.
Questo sistema si è evoluto nel sistema easyconnect a cui hanno contribuito e aderito le principali ditte produttrici di agrofarmaci, in un'ottica di armonizzazione.
Focus sui biobed
L'evento ha fornito anche l'occasione per parlare del Bando pubblicato su Burl SO n. 2 del 10/01/2022 della Regione Lombardia, relativo alla misura 4.4.02 Investimenti non produttivi finalizzati prioritariamente alla miglior gestione delle risorse idriche quali l'installazione di biobed.
Questo intervento è stato introdotto con ultima modifica del Piano di Sviluppo Rurale. Maria Novella Bruno - della Direzione Generale Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi - ha illustrato i principali punti della misura e focalizzato quindi l'attenzione sui biobed in quanto oggetto di argomentazione dell'evento e ha risposto ad una serie di domande specifiche.
I biobed sono intesi come dispositivi nei quali sono raccolte le acque contaminate da prodotti fitosanitari (residui di soluzione di prodotti fitosanitari rimasti nelle attrezzature e delle acque di lavaggio di queste ultime) che subiscono un procedimento di evaporazione forzata o naturale favorita dal sole e dal vento, oppure possono essere biodegradate all'interno di un substrato costituito da terreno e materiale organico.
Per gli interventi di installazione di biobed possono presentare domanda solo gli imprenditori agricoli individuali o le società agricole di persone, capitali o cooperative. Con questa misura vengono finanziate le spese relative agli interventi e, in dettaglio per l'installazione dei biobed, sono ammissibili anche eventuali spese per la preparazione dell'area di sedime e le spese generali per progettazione e direzione lavori. Per l'installazione di biobed senza realizzazione di opere di sedime non sono invece riconosciute spese generali. Attenzione: l'Iva non è ammissibile a finanziamento.
Per area di sedime si intende la sistemazione dell'area sulla quale verrà installato il biobed e può essere necessaria anche nel caso di utilizzo di piazzole mobili.
Alla domanda su cosa è previsto per lo stoccaggio dei reflui e se vengono finanziate anche eventuali sotto casse di ritenzione o eventuali cisterne a doppia parete è stato risposto che viene finanziato l'intero impianto.
Inoltre è stato specificato che se la ditta dalla quale viene acquistato il biobed realizza anche i lavori edili di installazione, è sufficiente il preventivo che rappresenta il totale della spesa.
Se, invece, viene acquistato solo il biobed e il beneficiario affida a un'altra ditta la realizzazione delle opere, dovrà allegare il relativo computo metrico, oltre ai preventivi delle ditte per l'acquisto del biobed.
Un'azienda già dotata di piazzola con scarico di raccolta delle acque reflue può chiedere il contributo esclusivamente per il biobed con presentazione di 3 preventivi di spesa, senza predisporre altri documenti tecnici.
E' stato inoltre fatto notare che per i biobed non esiste una classificazione regionale. Di fatto, in alcuni casi, i biobed in commercio hanno caratteristiche uniche. Pertanto, in questi casi sarà sufficiente presentare un preventivo accompagnato da una relazione di unicità.
La misura non riguarda specificatamente i biobed ma anche la realizzazione di fasce tampone boscate, il recupero di fontanili, la realizzazione di zone umide e la realizzazione e ripristino di pozze di abbeverata e di altre strutture d'abbeverata.
Presentando domanda unicamente per la realizzazione del "biobed" è comunque possibile, aggiungendo il punteggio dovuto alla localizzazione, arrivare al punteggio minimo (30 punti) necessario per l'accesso all'operazione.
Di seguito la documentazione da allegare alla domanda di aiuto per l'installazione di biobed:
- progetto delle opere edili;
- computo metrico analitico estimativo delle opere edili;
- copia del titolo abilitativo relativo agli interventi edilizi previsti dal progetto;
- qualora l'intervento sia realizzabile mediante una Segnalazione Certificata Inizio Attività Scia;
- tutti gli atti di assenso connessi alla presentazione della Scia o Scia alternativa al permesso di costruire necessari per la realizzazione dell'intervento edilizio devono essere acquisiti dal richiedente prima della presentazione della domanda di aiuto , pena la non ammissibilità dell'intervento stesso;
- preventivi di spesa, necessari per determinare la congruità del valore della prestazione oggetto della fornitura in relazione alla dimensione dell'intervento proposto;
- autorizzazione del proprietario a effettuare gli interventi, qualora il richiedente sia un soggetto diverso;
- dichiarazione sostitutiva di atto notorio di avere o non avere richiesto per gli interventi oggetto di contributo ai sensi della presente Operazione, il finanziamento anche con altre "Fonti di aiuto" diverse dal Programma di Sviluppo Rurale 2014 2020 e/o agevolazioni fiscali, specificando quali siano in caso affermativo, compilata secondo il modello di cui all'allegato C delle presenti disposizioni attuative;
- valutazione di incidenza per investimenti interessanti siti Rete Natura 2000.
Non sono concesse proroghe o varianti. La data di chiusura del bando è il 2 maggio 2022.
Le presentazioni, per chi è interessato, sono tutte visionabili sul sito del progetto Trainagro2020 nella sezione documenti.
Il bando invece è visionabile sul sito della Regione Lombardia relativo ai Piani di Sviluppo Rurali.
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Fonte: Trainagro2020