La cocciniglia sverna come neanide sugli organi legnosi e compie una generazione all’anno. All'inizio della primavera, a seconda delle condizioni ambientali, le femmine dopo l'accoppiamento iniziano a deporre le uova. Queste rimangono protette dal corpo materno fino alla nascita delle neanidi.
Fissandosi nella pagina inferiore, le neanidi raggiungono le foglie, dove rimangono fino all'inizio dell'autunno, quando migrano sui rametti per svernare. Oltre alla sottrazione di linfa, il danno è provocato anche dall'abbondante produzione di melata che favorisce la formazione di fumaggini.
In caso di forti infestazioni si possono manifestare deperimenti vegetativi.

L’eriofide, invece, infesta le gemme del nocciolo. Le foglioline embrionali di queste gemme, in seguito alle punture dell’acaro s’ingrossano trasformandosi in galle, strutture di consistenza carnosa. La sintomatologia è evidente già in inverno, in quanto le gemme attaccate hanno dimensioni maggiori rispetto a quelle sane. Alla ripresa vegetativa, le gemme colpite non germogliano ma disseccano e cadono anticipatamente. Per questo motivo, la pianta di nocciolo vegeta e produce di meno.
L’eriofide del nocciolo sverna all’interno delle gemme. Tra la fine di marzo e gli inizi di aprile, in base alle condizioni climatiche, gli acari adulti abbandonano la gemma in cui hanno svernato e migrano sulle nuove gemme. Il periodo di migrazione è molto lungo e può durare anche oltre un mese.

Nocciolo

Le soluzioni proposte da Upl sono l’impiego di due prodotti:
  • Polithiol®: olio minerale paraffinico 400 g/L con l’aggiunta di coadiuvanti speciali tra i quali lo zolfo, per il controllo di cocciniglie ed un effetto collaterale di contenimento verso gli eriofidi. Il prodotto si applica entro la terza foglia sviluppata alla dose di 5 L/hL (massimo 50 L/ha), avendo cura di bagnare bene la vegetazione.
  • Thiopron®: prodotto a base di zolfo a 825 g/L. che applicato durante la fase migratoria dell’eriofide può controllare efficacemente, in quanto la sofisticata formulazione del prodotto consente:
    • un’elevata resistenza al dilavamento;
    • un’elevata superficie specifica di contatto che permette un’uniforme, omogenea e continua copertura degli organi vegetali trattati; 
    • una capacità costante di sublimazione anche a basse temperature.

La strategia di controllo prevede, secondo la durata della migrazione, da 1 a 3 applicazioni (ripetute ogni 10-15 gg, in funzione delle condizioni climatiche), alla dose di 800 - 1200 mL/hL (8-12 L/ha), avendo cura di bagnare bene la vegetazione.

Polithiol® e Thiopron® sono inseriti nella lista della banca dati dei "Prodotti fitosanitari utilizzabili in agricoltura biologica" fornita dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura.